Pomaretto, Breusa si candida al quarto mandato: «Non potevo tirarmi indietro»

A seguito della raccolta firme da parte della cittadinanza per chiedere al governo la possibilità di far ricandidare i sindaci dei Comuni al di sotto dei 5000 abitanti con un numero illimitato di mandati, il sindaco di Pomaretto Danilo Breusa annuncia ufficialmente la propria candidatura al quarto mandato consecutivo nel Comune.

«Non potevo tirarmi indietro dopo una così precisa e calorosa richiesta dei cittadini – commenta Breusa –. Al momento stiamo mettendo insieme la squadra che comporrà la nostra lista civica e, fortunatamente, non abbiamo problemi a trovare persone disponibili a dare una mano. Anzi, ci stiamo fin d’ora organizzando in modo tale da affiancare ai futuri assessori e consiglieri diversi “gruppi di lavoro”, previsti dallo Statuto, che si occuperanno insieme all’Amministrazione tout court di seguire determinati ambiti e tematiche».

Proprio in virtù di questo tipo di organizzazione, ci sarebbero persone disposte sia a mantenere il proprio attuale incarico, sia a lasciarlo ad altri, per consentire a tutti il coinvolgimento che meritano. Al momento, si prevede un rinnovo del Consiglio comunale di circa il 40%.

«PRONTO A SUPPORTARE UNA SECONDA LISTA»

Unica nota dolente in un Comune tanto attivo e partecipato, la candidatura di quest’unica lista alle prossime elezioni: «Mi auguro che ci siano ancora tempo e spazio per formare una seconda lista – afferma lo stesso Breusa –. Ritengo che offrire ai cittadini un’alternativa sia un segno di democrazia e che la presenza di una minoranza all’interno del Consiglio comunale sia un motivo di crescita per tutti. In passato, mi sono trovato a far parte di una minoranza e, proprio per questo, so bene che essa, se collaborativa e propositiva, è sicuramente una fonte di stimolo per la maggioranza, anche perché, senza la presenza di entrambe, il dibattito viene meno. Per questa ragione, colgo l’occasione per dichiarare la mia disponibilità a supportare un’eventuale seconda lista che dovesse formarsi, perché sarei il primo a cui farebbe piacere potersi confrontare con idee nuove».