Rivoluzione ambientale: la Città metropolitana gestisce 27 aree protette

Rivoluzione ambientale: la Città metropolitana gestisce 27 aree protette
Mercoledì 18 Luglio 2018 - 15:29

“Rivoluzione” ambientale in corso sul territorio dell'ex Provincia di Torino: le aree protette gestite e tutelate dalla Città Metropolitana torinese hanno moltiplicato quasi per otto la propria estensione, passando da 4.000 a 31.000 ettari. «È un passaggio a dir poco epocale» per il Servizio pianificazione e gestione rete ecologica, aree protette e vigilanza ambientale della Città Metropolitana che ha ricevuto in dote ben 27 aree grazie a una convenzione di durata illimitata con la Regione Piemonte.

 

Tra le aree interessate ci sono anche Champlas du Col-Colle del Sestriere e ail Colle Basset (a Sestriere), la Val Thuras (a Cesana Torinese), l'Oasi del Prà-Barant e le Stazioni di Myricaria Germanica in Val Pellice, il Bosco di Pian Prà a Rorà, Valle della Ripa–Argentera nel Comune di Sauze di Cesana e i Boschi umidi e gli stagni di Cumiana.

 

La nuova organizzazione è resa possibile dalla Legge regionale 19 del 2009, che stabilisce che la gestione delle aree della Rete Natura 2000 può essere delegata dalla Regione Piemonte alle Province e alle Città Metropolitane. A sua volta l’Ente può sub-delegare la gestione di alcune aree al Parco Alpi Cozie, con cui verranno definiti protocolli di collaborazione operativa.

 

Gli obiettivi della gestione rimangono gli stessi: la conservazione e il miglioramento degli habitat e delle specie vegetali e animali protette dalle direttive europee. Dovranno essere effettuati monitoraggi sullo stato di conservazione dei siti e si dovranno programmare gli interventi diretti o indiretti ritenuti necessari per la loro buona conservazione. Tutto questo ovviamente comporterà un maggiore sforzo da parte della Città metropolitana in termini di risorse umane e distanze da percorrere per raggiungere le zone interessate.

 

LE AREE PROTETTE GESTITE DALLA CITTÀ METROPOLITANA

Laghi di Ivrea, Champlas du Col - Colle del Sestriere, Colle Basset (Sestriere), Boscaglie di Tasso di Giaglione (Val Clarea), Pian della Mussa (Balme), Val Thuras (Cesana Torinese), Oasi del Prà-Barant, Stazioni di Myricaria Germanica (Val Pellice), Laghi di Meugliano e Alice Superiore (Valchiusella), Stagni dei Favari di Poirino, Oasi xerotermica di Oulx - Auberge, Oasi xerotermica di Oulx - Amazas, Pendici del Monte Chaberton, Bardonecchia - Val Fredda, Bosco di Pian Prà (Rorà), Scarmagno – Torre Canavese (Morena destra d’Ivrea), Les Arnauds e Punta Quattro Sorelle (Bardonecchia), Oasi xerotermica di Puys (Beaulard di Oulx), Valle della Ripa – Argentera (Sauze di Cesana), Arnodera – Colle Montabone (Gravere, Meana di Susa, Susa), Cima Fournier e Lago Nero (Cesana Torinese), Lago di Maglione, Stagno interrato di Settimo Rottaro, Boschi e paludi di Bellavista (Pavone Canavese, Ivrea), Palude di Romano Canavese, Monte Musinè e Laghi di Caselette, Boschi umidi e stagni di Cumiana.

 

Per saperne di più: http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/fauna-flora-parchi/parchi-ar...

Nella foto, la conca del Pra
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