Coronavirus: domani chiuso anche chi per il Governo potrebbe aprire

Coronavirus: domani chiuso anche chi per il Governo potrebbe aprire
Lunedì 13 Aprile 2020 - 10:08

Forse perchè il Piemonte rischia di diventare la seconda Regione italiana per casi di positività totali al Coronavirus, superando in questa triste classifica l'EmiliaRomagna, il Presidente Cirio e la sua Giunta hanno deciso di proseguire con la linea del rigore prorogando le regole in vigore in questo momento sul territorio regionale  fino al 3 maggio. Domani quindi resteranno chiuse anche le librerie, le cartolibrerie e i negozi di abbigliamento per l’infanzia a cui invece il Governo Conte aveva concesso la riapertura. Resta salva, però, la possibilità di vendita con consegna a domicilio per tutte le diverse categorie merceologiche.

“Capiamo bene la difficile situazione che stanno vivendo i nostri commercianti - sottolinea l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio - ma le esigenze di tutela della salute ci impongono queste scelte. Non li lasceremo però soli, non soltanto sostenendoli in ogni forma di vendita a domicilio oggi, ma soprattutto con misure economiche specifiche di risarcimento per chi, come loro, ha subito insieme alla chiusura anche la concorrenza della grande distribuzione”.

Alle critiche giunte da più parti sull'operato della'amministrazione regionale in questa emergenza, nella video conferenza stampa tenutasi ieri, i responsabili dell'unità di crisi della Regione Piemonte (Vincenzo Coccolo, commissario straordinario per il Coronavirus in Piemonte, Flavio Boraso, coordinatore sanitario, Francesco De Rosa, infettivologo e membro del Comitato tecnico-scientifico, Mario Raviolo, responsabile dell’area della Maxiemergenza Sistema 118, Antonio Rinaudo, responsabile dell’ufficio di coordinamento legale dell’area giuridica, Roberto Testi, presidente del Comitato tecnico-scientifico) hanno risposto sostenendo: «In Piemonte è stato fatto l’impossibile per gestire tutti gli aspetti legati alla pandemia, ma nell'emergenza purtroppo non si fa mai abbastanza. Non è possibile risolvere tutti i problemi, ma l’impegno dell'Unità di Crisi è costante, si lavora in senza risparmio di tempo ed energie, e l’enorme lavoro sul piano sanitario e organizzativo ha prodotto una serie di risultati quanto mai significativi”.

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino