Martedì 28 Maggio 2024Ultimo aggiornamento 9:10Abbonamenti

Il microscopio dell'universo

Porro, Pinerolo

Dove si trova il luogo più freddo dell'universo? Non tra qualche nebulosa o buco nero, ma qui, proprio sulla Terra. Questo luogo coincide con la più complessa opera tecnologica mai costruita dal genere umano, l'Lhc, il "Large Handron Collider", il più grande acceleratore di particelle, sviluppato presso il Cern di Ginevra. È proprio questo luogo ho avuto la possibilità di visitare in viaggio di istruzione. E proprio di cultura sotto ogni punto di vista che il Centro europeo per la ricerca nucleare si nutre ogni anno, da più di mezzo secolo. Fu dopo la Seconda guerra mondiale che le più geniali menti in campo fisico, chimico e matematico diedero vita a questo paradiso scientifico, dove poter studiare le proprietà degli atomi e dei loro nuclei senza alcuna finalità di impiego bellico (al contrario di quanto era accaduto negli Usa). Per questo scopo fu anche scelto un luogo caratteristico, la Svizzera, da sempre una terra di pace e di accoglienza che all'epoca doveva simboleggiare la solidarietà e l'universalità della scienza. Scopo principale del Cern è quello di fornire ai ricercatori gli strumenti necessari per la ricerca in fisica delle alte energie. Tra di essi spiccano sicuramente per importanza gli acceleratori di particelle, che portano nuclei atomici e particelle subnucleari ad energie molto elevate, ed i rivelatori, che permettono di osservare i prodotti delle collisioni tra fasci di queste particelle. Ad energie sufficientemente elevate, i prodotti di queste reazioni possono essere radicalmente differenti dai costituenti originali dei fasci e a più riprese sono state prodotte e scoperte in questa maniera particelle fino a quel momento ignote. Nel 2010 la ricerca sulla fisica delle particelle è tutt'altro che esaurita, anzi è appena al principio: proprio per questo il Cern cerca sempre di migliorarsi districandosi con successo tra tagli alla ricerca e l'ignoto.�

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Paola Molino

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