Matteo Brigandi, (esponente leghista) da Cumiana al Csm

C'è un cumianese tra gli otto membri laici (cioè non giudici professionali) del Nuovo Consiglio superiore della magistratura eletto il 29 luglio. Matteo Brigandì, candidato della Lega Nord, 58 anni, nativo di Messina, risiede a Cumiana ed è iscritto al Foro di Pinerolo. Avvocato cassazionista ha difeso in numerosi processi il segretario leghista Umberto Bossi. Brigandì è stato responsabile della giustizia del Carroccio, rivestendo il "titolo" di "procuratore generale della Padania" ai tempi della proclamata scissione. È stato eletto più volte in Parlamento e il 17 aprile scorso annunciò le dimissioni da deputato: «Sono stanco - disse - di fare lo schiacciabottoni». Con il prof. Ennio Amodio, il nuovo consigliere Csm ha difeso l'ex-procuratore di Pinerolo Giuseppe Marabotto. Brigandì, in veste di assessore al Legale della Regione, subì una condanna di primo grado per truffa aggravata, venendo quindi assolto.
Nel Pinerolese, intavolando un rapporto dialogante anche con "L'Eco del Chisone", è spesso ospite di iniziative Michele Vietti, vice-capogruppo dell'Udc, canavesano d'origine, avvocato di 56 anni. Lunedì scorso (24 voti a favore e due schede bianche) la nomina a vice-presidente dell'organo di governo della Magistratura. Vietti è stato anche sottosegretario alla Giustizia e all'Economia di due Governi presieduti da Berlusconi.

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Paola Molino