Cosa deve inventarsi un cittadino per far sistemare le buche sul marciapiede? L'idea di Sergio Tedeschi, 82 anni, specialista in sicurezza sul lavoro, è certamente originale.
«Ho scritto al sindaco quattro volte per denunciare le sconnessioni nella pavimentazione pedonale del viale alberato di piazza Cavour, e non mi ha mai risposto. Allora ho presentato un esposto allo Spresal, il Servizio dell'Asl per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro». (approfondimenti nell'edizione in edicola)
Dopo il bagno di folla, la voglia di uscire e la frenesia organizzativa, cosa resta dell'Artigianato? La Rassegna nata 36 anni fa sotto una buona stella continua a piacere al pubblico - che accorre sempre numeroso - e a deludere chi, tra gli stand, si aspetta di incontrare i mestieri. «Non necessariamente quelli di una volta - dice Filomena Moretti, che produce scarpe in pelle e nella sua postazione di piazza del Duomo ha fatto buoni affari -, intendo le professioni artigianali pure.
Non tragga in inganno il grande cartello tra via Martiri del XXI e via Martinat a Pinerolo che annuncia i concorsi ippici non più in edizione settembrina, ma il Nazionale dal 30 novembre al 2 dicembre e l'Internazionale due settimane dopo. Il generale Distaso l'ha fatto installare per tenere scaramanticamente viva l'attenzione sulla "città della Cavalleria", ma l'annuncio non corrisponde alla realtà.
È ormai un evento ritenuto universalmente "di riferimento" la Rassegna dell'artigianato del Pinerolese, nata 36 anni fa dall'ingegno di un funzionario comunale, Giovanni Visentin, e da un creativo, Ezio Giaj.
«Spendere 35mila euro all'anno può essere troppo in un contesto difficile come l'attuale dove persino il cacciarne mille va attentamente ponderato».
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