Una festa in grado di coniugare leggenda, storia e il fascino della sorpresa. Ritorna a Pinerolo - sabato 1 e domenica 2 - la rievocazione storica dedicata al prigioniero misterioso che, dal 24 agosto 1669, fu rinchiuso nella prigione della Cittadella (allora sotto dominio francese), nella quale giunse scortato da D'Artagnan e i suoi moschettieri.
PINEROLO - Dopo otto anni di progettazione e tre di realizzazione, la chiesa intitolata a Madonna di Fatima ha inaugurato domenica scorsa il prezioso organo meccanico a tre tastiere fabbricato dalla bottega organara Dell’Orto e Lanzini di Arona. Non è cosa da poco: è anzi quasi un atto di resistenza civile in periodo storico caratterizzato dalla pochezza culturale e dalla programmazione inesistente o abborracciata (non solo nei campi del sapere). (approfondimenti nell'edizione in edicola)
Nella maggioranza si continua a discutere del futuro dell'area sotto Monte Oliveto. Sabato scorso nuovo incontro al vertice, per parlare di vari temi, ma anche per un'ulteriore valutazione della decisione, presa la scorsa settimana, di ricorrere al Consiglio di Stato. Molti esponenti della coalizione si sono chiesti infatti il significato preciso di questa mossa, indicata dal sindaco Buttiero.
«Non stiamo parlando di 50mila euro, ma di un milione». Tanto costerebbe, spiega il sindaco, salvare il castello dei Principi d'Acaja. Che rischi di accartocciarsi su se stesso da un momento all'altro è cosa ben nota, ma è altrettanto vero che il Comune, con le sue sole forze, non sarebbe in grado di impedirlo. Detto ciò la sorte del medioevale edificio riguarda tutti noi: la città non può smarrire il suo passato. Il "castello" ne fa parte anche se l'attribuzione ai signori di Pinerolo è un'invenzione ottocentesca: il catasto del 1428 lo descrive abitato da facoltosi mercanti milanesi.
Ecoisole prese di mira. L'Acea pinerolese industriale denuncia una recrudescenza degli atti di vandalismo e dei furti di materiale nelle proprie ecoisole sparse sul territorio (e in particolare nelle due di Pinerolo) e destinate a raccogliere in maniera differenziata rifiuti ingombranti, apparati elettronici e rifiuti non conferibili nei cassonetti.
«Non è totalmente incapace di intendere e di volere» e per questo è imputabile. È il concetto chiave della perizia depositata in tribunale mercoledì 14. Lo psichiatra torinese Roberto Keller, cui il giudice Gianni Reynaud l'aveva affidata, a proposito del 29enne pinerolese che mesi fa aveva aggredito Carabinieri e soccorritori con una katana (la tipica spada giapponese), ha parlato di una personalità borderline per la quale sarebbe però inopportuno il ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario. Da preferire invece, una struttura come la casa di cura che tuttora lo ospita.
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