Parco Alpi Cozie: la carne dei cinghiali abbattuti come indennizzo per i danni ai privati
La carne dei cinghiali abbattuti per ridurne il numero, data ai privati, agricoltori e allevatori che abbiano subito danni da cinghiale nelle aree di pertinenza dei Parchi e dell’Azienda Albergian, come una forma parziale di indennizzo. L'iniziativa è dell'Ente parco Alpi Cozie che con la fine dell'estate dell’estate 2023 torna a intensificare le attività di depopolamento della specie, ridotta nel periodo di maggiore frequentazione turistica. Per procedere l'Ente ha appena acquistato nuove dotazioni tecniche per la caccia di selezione notturna con visori a infrarossi e catture con uso di gabbie.
La novità è legata alla creazione di una filiera espressamente elaborata dall’Ente per una gestione economicamente sostenibile dei capi abbattuti che, spiega l'ente parco, «invece di essere smaltiti con un aggravio di spese, vengono trasformati in risorse alimentari distribuite a scopo benefico ai residenti del territorio. In questo modo si evitano sprechi di risorse alimentari – di particolare pregio, oltretutto – e ulteriori spese».
Nella zona del Parco naturale Orsiera Rocciavrè, lato Val Chisone, il personale delle Aree Protette lavora con i tecnici dell’Azienda faunistico-venatoria “Albergian”, tramite apposita convenzione, sia per le catture dei cinghiali, sia nelle fasi di macellazione.
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Paola Molino