«Organizzeremo una conferenza o un incontro per spiegare come riconoscere l’eternit». La promessa è dell’assessore all’Ambiente Andrea Di Benedetto, che cerca di fronteggiare uno dei principali problemi ambientali di Nichelino.
«La lettera firmata da un’ottantina di dipendenti segnala che il malumore si sta ingrandendo, per questo motivo abbiamo chiesto, assieme a Cisl e Uil, un incontro politico al sindaco e all’assessore al Personale». Le parole sono di Cecilia Poli, responsabile delle Autonomie locali della Cgil di Pinerolo-Moncalieri, che invita l'Amministrazione di Nichelino a fornire spiegazioni su quanto sta succedendo dopo la riorganizzazione dell’Ufficio tecnico di qualche mese fa, che ha visto lo spostamento di ruolo di undici dipendenti su dodici. I dipendenti del Comune sono circa 220.
AIRASCA - Traballa la convenzione di Polizia municipale con Volvera. La situazione appare quanto meno delicata e non del tutto definita, ma ciò che era nell’aria ormai da qualche mese si è tradotto in una sorta di "continuiamo ma teniamoci a debita distanza".
VIGONE – L’idea è affascinante: salvare un tram dal degrado e ringiovanirlo di 90 anni. Il vigonese Jonny Porcu ha già pianificato l’"Operazione T413", ma ha bisogno di racimolare dei soldi per acquistare lo storico mezzo, che verrà restaurato e donato all’Associazione torinese tram storici.
T413 sta per "Tradotta 413" ed è il nome del tram che ha 101 anni e dal 1948 fino alla soglia degli Anni ’90 è stato trasformato in spazzaneve dall’Azienda trasporti municipale di Torino. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
VILLAFRANCA - Il Comune ha affidato al perito industriale Marco Fornero dello studio Acf di Moretta l'incarico per un Piano di lavori sulla messa a norma degli impianti del palazzetto: riscaldamento, antincendio e illuminazione di sicurezza.
La redazione del progetto costerà 4.550 euro più Iva, compresa la progettazione esecutiva, la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.
ORBASSANO - Ville, box, capannoni e svariati negozi. Nei dieci milioni di euro euro confiscati dalla Dia alla ‘ndrangheta in Piemonte (e in Lombardia) c’è una buona fetta di beni immobili sul territorio di Orbassano. Due negozi in strada Torino 12, un altro in via Einaudi 24, altri due immobili nella periferia e altrettanti fabbricati in viale Umbria: uno di 194 metri quadri e l’altro di otto vani. E poi ancora due terreni agricoli sempre a Orbassano, altri due a Piossasco di proprietà di una ditta, altri ancora ad Angrogna. E infine un negozio in largo delle Alpi a Nichelino.
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