Tensione sul futuro di Acea, interviene il sindacato

Tensione sul futuro di Acea, interviene il sindacato
Venerdì 20 Giugno 2025 - 12:24

I sindacati con un comunicato intervengono sul tema del futuro assetto dell'Acea Industriale Pinerolese che sta vivendo uno dei passaggi più delicati e pieno d'incognite dela sua storia.

Affermano in sintesi Cgil, Cisl e Uil: «Anche al fine di evitare possibili strumentalizzazioni, CGIL Pinerolo – CISL Torino e Canavese – UIL Torino e Piemonte Confederali rimarcano la loro posizione in merito alla situazione di ACEA, Azienda Pubblica del Territorio. Rifacendoci alle notizie che continuano a circolare, in alcuni casi apparse anche sugli organi di stampa, sembrerebbero infatti essere in campo più ipotesi relative alle scelte future. Pensiamo sia necessaria un’attenta valutazione che tenga conto della fattibilità e della sostenibilità dei percorsi industriali, da intraprendere in ottica presente e futura, e l’apertura del dialogo con le forze sociali.
Chiediamo quindi con forza l’apertura del confronto per portare a soluzioni condivise»

Proviamo a ricostruire quanto sta accadendo affidandoci a quanto emerso in varie assemblee e colloqui con i sindaci.

Dopo mesi di discussione all'interno e fuori dal Consorzio Acea (che rappresenta l'organo politico a cui fanno riferimento i sindaci soci dell' di Acea Pinerolese Industriale e che rappresenta l'ambito territoriale di gestione del servizio rifiuti) presieduto dal sindaco di Pinerolo, Luca Salvai, nei giorni scorsi si sarebbe trovata una soluzione di compromesso che permetterebbe di rinviare nel tempo la decisione definitiva sul riassetto dell'Azienda Api (Acea Pinerolese Industriale) e delle altre società collegate. Come alcuni ricorderanno per un complesso intreccio di normative nazionali che regolano la concorrenza in caso di gestione pubblica di servizi, l'azienda anche per tutelare i propri equilibri finanziari dopo la perdita della gestione dell'acqua passata alla Smat, si è trovata nella necessità di vendere uno dei suoi fiori all'occhiello ovvero l'impianto di compostaggio aneorobico in cui si tratta la componente umida dei rifiuti. Per questo motivo l' azienda aveva ricercato eventuali " manifestazione d'interesse" all'acquisto. A farsi avanti da una parte la multiutility Iren, partecipata pubblica in cui la maggioranza delle azioni e in mano al Comune di Torino e alla Citta Metropolitana di Torino; e dall'altra alcuni consorzi /aziende dei rifiuti della cosiddetta Rete Corona Nord Ovest (da Susa fino all'eporediese, non comprendete però Acea). La necessità di rispettare le norme e cedere l'impianto entro pochi mesi ha quindi innescato la discussione su quale strada intraprendere delle due. Durante l' assemblea dell'altro ramo di Acea , quello dell'energia (Ape) è stato fatto un giro preventivo di opinioni tra sindaci (sempre gli stessi per entrambe le realtà) sul futuro di Acea Pinerolese industriale. In quella discussione (che è poi proseguita in varie sede con altissimi livelli di tensione) erano emerse due ipotesi: aprire una trattativa con Iren interessata a inglobare tutte le attività di Acea del settore rifiuti offrendo in cambio garanzie di autonomia, investimenti e mantenimento dei posti di lavoro oppure rientrare nella rete di Corona Nord Ovest per meglio garantire ai Comuni il controllo dell'azienda, pur a rischio dell'effetto "carrozzone pubblico". Durante la discussione il sindaco di Pinerolo, Luca Salvai che detiene la maggioranza di quote di Api si era schierato con decisione su questa seconda ipotesi rivendicando il primato delle scelte poltiche su quelle di calcolo meramente economico. Dall'altra i vertici dell'azienda con il Presidente Andrea Chiabrando e l'amministratore Francesco Carcioffo che durante la discussione hanno fatto presente la necessità di  aprire in qualche modo una trattativa che permettesse di arrivare a una soluzione in tempi ragionevoli per non incappare in sanzioni, senza nascondere che un'eventuale trattativa con Iren avrebbe dato maggiori  garanzie in questo senso. Una dibattito poi proseguito in varie sedi, sullo sfondo ma neanche troppo il rinnovo del Cda di Api, rinnovo che sarà all'ordine del giorno della prossima assemblea di Acea Pinerolese industriale.

Il sindaco di Pinerolo in varie sedi avrebbe minacciato di non rinnovare la fiducia all'attuale Cda se non si fosse scelta la via politica, mentre il resto della platea dei sindaci  non prendeva posizione . Nei giorni scorsi come anticipato in apertura di articolo, stando a indiscrezioni, in sede di direttivo del Consorzio Acea sarebbe stato trovato il compromesso all'Italiana per salvare capra e cavoli che dovrà essere deliberato alla prossima assemblea del 27 giugno nei seguenti termini: passaggio dell'impianto di compostaggio da Api  ad Acea Energia  cosa che permetterebbe alla prima di rispettare i vincoli sulla concorrenza così da avere il tempo tempo per decidere del suo futuro. In questa ipotesi  sarebbe prevista la riconferma del cda con Andrea Chiabrando alla presidenza e Francesco Carcioffo amministratore delegato. Di certo però non c'è nulla e tutto potrebbe essere smentito all'ultimo momento. Anzi di certo qualcosa c'è: Acea (Api) è finita per l'ennesima volta nel classico ginepraio pinerolese dove personalismi e opportunismo tra amministratori pubblici la fanno da padroni. La lezione della vicenda Smat non è servita a niente e i sindacati probabilmente fanno bene a preoccuparsi.

A.M.

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Paola Molino