E' morta in Argentina, dove viveva, l'ex senatrice di origine pinerolese Mirella Giai

E' morta in Argentina, dove viveva, l'ex senatrice di origine pinerolese Mirella Giai
Sabato 29 Aprile 2023 - 11:57

Qualche giorno fa - all'alba del 20 aprile - è morta a Rosario, città argentina che l'ha accolta come emigrante italiana, la ex senatrice Mirella Giai, la cui famiglia era originaria del Pinerolese. Estremamente sentito anche il ricordo che il senatore Pier Ferdinando Casini ha fatto in Parlamento, affermando che: «…gli italiani in Argentina e  il Senato della Repubblica hanno perso una delle donne simbolo della nostra emigrazione. Ho avuto il privilegio di conoscerla - ha ancora affermato il senatore -  sono stato conquistato dal carisma, dalla serietà e dall'impegno di questa donna, che ha inteso la politica come servizio alla comunità nazionale. Il suo impegno e il suo lavoro sono sempre stati tesi a difendere i migliori valori dell’Italia, quelli che l’hanno caratterizzata negli anni della militanza politica, quando opero’, nel periodo della dittatura di Jorge Rafael Videla, per assistere l’espatrio di centinaia di italiani che furono cosi’ sottratti al destino dei desaparecidos; e piu’ tardi quando venne eletta nel Senato della Repubblica nella XVI legislatura, dal 2008 al 2013, rappresentando il Maie (il Movimento Associativo Italiani all’Estero, nda) con impeccabile serieta’ e intelligenza».

Mirella Giai, che ad agosto avrebbe compiuto 94 anni, era figlia del comandante Federico Giai, rientrato in Italia dall'Argentina, dove era emigrato, nel '43 per combattere la guerra partigiana nelle brigate Garibaldi, operative proprio nel Pinerolese,  con lo pseudonimo di "Walter" ,  e successivamente ripartito per Rosario.

L'ex senatrice, come ha ricordato il senatore Casini, fu molto attiva negli anni oscuri della dittatura Videla per far espatriare molti giovani destinati a tortura e morte come lo furono migliaia di “Desaparecidos” . In quegli anni, infatti, come INCA (Istituto Nazionale Confederale di Assistenza), seppe tessere, a questo scopo, contatti con il Console italiano di Buenos Aires, Enrico Calamai (lo “Schindler” dell'Argentina) per ottenere i documenti necessari. Al tempo della Guerra delle Falkland-Malvinas (1982) fu tra i mediatori per la pace con l'allora Segretario dell'ONU Ban-Ki-Moon. È stata tra i più affezionati sostenitori del Museo dell'Emigrazione dei Piemontesi nel Mondo cui ha anche fatto dono di importante materiale.

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Paola Molino