Sul portale www.IlPiemontetivaccina.it sezione in lingua ucraina per aderire alle vaccinazioni

Sul portale www.IlPiemontetivaccina.it sezione in lingua ucraina per aderire alle vaccinazioni
Giovedì 10 Marzo 2022 - 17:49

I cittadini ucraini ospitati in Piemonte e non ancora vaccinati - informa la Regione Piemonte - possono aderire alla vaccinazione attraverso il portale www.IlPiemontetivaccina.it, dove a partire da venerdì 11 marzo sarà attiva in primo piano una specifica sezione in lingua ucraina.

Sul portale IlPiemontetivaccina.it basterà inserire nome, data di nascita e un recapito telefonico o mail personale (oppure in alternativa quelli del parente, amico o associazione che sta dando accoglienza) in modo da essere contattati a breve per fissare l’appuntamento e procedere alla vaccinazione.
La procedura è rivolta in particolare a coloro che sono arrivati sul territorio piemontese in modo autonomo e che sono già ospitati presso parenti, conoscenti o altre realtà.

Sono già in corso, invece, sempre attraverso le aziende sanitarie locali, le vaccinazioni dei rifugiati presi in carico in modo diretto dal sistema regionale di Protezione Civile.

Anche l'ospedale Infantile Regina Margherita si è fin da subito attivato con un'équipe ad hoc per l'inizio del ciclo vaccinale anti Covid dei piccoli pazienti oncologici e dei loro familiari, arrivati sabato scorso dall’Ucraina attraverso la missione umanitaria della Regione Piemonte. Sono già stati vaccinati con la prima dose tutti coloro che sono vaccinabili, tranne i più piccoli sotto i 5 anni.

Sono intanto più di 1.800 le famiglie piemontesi che in pochissimi giorni hanno raccolto l’invito della Regione Piemonte a dare la disponibilità ad ospitare i profughi ucraini che raggiungeranno l’Italia. Chi lo desidera può manifestare la propria disponibilità all’accoglienza in casa compilando il modulo on line sul sito della Regione Piemonte.

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino