Ritardi del Piano Banda Ultralarga: Uncem chiede alla Regione date certe

Ritardi del Piano Banda Ultralarga: Uncem chiede alla Regione date certe
Mercoledì 31 Marzo 2021 - 10:02

L'Uncem Piemonte, per bocca del presidente Roberto Colombero, torna a denunciare i gravi ritardi del Piano Banda Ultralarga (BUL) nella Regione, dopo un anno in cui le criticità del digital devide che separano i territori montani da quelli urbani sono stati ancora più evidenti, soprattutto con la Dad.

 

«Sono preoccupato - dice colombero -. Abbiamo ancora troppe famiglie e imprese senza connettività. Non si studia e non si lavora, non si guarda un film su piattaforma. Nelle città invece abbiamo anche due o più reti in fibra parallele con velocità altissime fino a 1gbs».

 

I RITARDI DELLA BUL

I piano governativo per diffondere in Italia la Banda Ultralarga, assegnato  dal Mise a Infratel Italia e quindi a Open Fiber come soggetto esecutore, prevedono 2,8 miliardi di investimento nel Paese (1,6 pubblici, e 1,2 a carico dell'esecutore in cambio della concessione ventennale delle reti realizzate) e 280 milioni di euro in Piemonte. Oggi Infratel dichiara che solo il 17% dei cantieri sono conclusi. I motivi sono molti, in parte in capo all'esecutore ma anche ai ritardi di progettazione, a quelli di autorizzazione da part di molti enti locali, ai ricorsi di TIM, e all'attuale stallo nell'ipotesi di rete unica Tim-Open Fiber. L'obiettivo dichiarato da Open Fiber rimane comunque del 90% entro il 2022.

 

«I ritardi non ci dovevano essere. Solo 200 su 1100 Comuni piemontesi sono stati completati, con i lavori della fibra collaudati. Anche in quei 200, pochissime famiglie hanno avuto accesso ai voucher previsti dal Mise per agevolare l'acquisto di pacchetti di connettività, riservati ai Comuni già collegati. E i bambini sono isolati. La dad è un miraggio in troppi Comuni. Quando funziona è perché si usa la rete mobile 4G, con costi elevati e buchi di rete enormi, gravissimi».

 

DATE CERTE

Uncem ha chiesto alla Regione di avere Comune per Comune date certe di apertura e chiusura dei lavori. «Per ora abbiamo solo una stima del semestre - lamenta il presidente regionale -. Chiediamo ai Parlamentari di attivarsi in tutte le sedi per conoscere responsabilità chiare dei ritardi e i tempi reali di chiusura dei lavori in tutti i Comuni montani. Abbiamo già perso troppo tempo».

 

L'ALTERNATIVA

Colombero elogia invece un altro tipo di connettività che sta funzionando: «Abbiamo invece sperimentato, nell'ultimo anno, l'importanza delle reti senza fili, degli operatori FWA. Quelli cioè che hanno garantito la connessione a famiglie, imprese, Comuni, senza fili, grazie ad antenne e ripetitori del segnale internet fatti con loro risorse e con una efficace scommessa imprenditoriale».

 

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Paola Molino