CAI sospende attività:"Il trekking non è consentito fuori da residenza"
l Cai ha emanato una direttiva alle sue sezioni (che vale un po' per tutti coloro che frequentano la montagna) in cui si avverte che il Dcpm del 3 novembre non consente attività di trekking fuori dal proprio comune di residenza
Si afferma nel comunicato: Il nuovo Dpcm del 3 novembre, ha ulteriormente modificato in senso restrittivo le pregresse disposizioni, con ricadute anche sulla frequentazione della montagna e sulle attività del Club alpino italiano.
Nelle regioni classificate con il colore rosso, "caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto" (oggi Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle D'Aosta), l'attività motoria è consentita solo individualmente, in prossimità della propria abitazione, a distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con l'obbligo di mascherina.
L'attività sportiva (nella quale rientra il trekking, come chiarito dalla circolare del Viminale del 16 ottobre scorso) è consentita "esclusivamente all'aperto e in forma individuale", solo all'interno del proprio Comune di residenza.
Il divieto di spostamento all'interno del proprio Comune di residenza (salvo che per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute) comporta poi l'oggettivo impedimento di operare all'interno delle sedi delle Sezioni del Cai, le cui attività devono ritenersi, in presenza, sospese.
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Paola Molino