Pinasca senza bancomat funzionanti e carte non restituite: il sindaco scrive a prefetto e Unicredit

Pinasca senza bancomat funzionanti e carte non restituite: il sindaco scrive a prefetto e Unicredit
Venerdì 3 Aprile 2020 - 19:26

Disagi con i servizi bancari nei Comuni: il problema colpisce in modo pesante anche Pinasca. Il sindaco Roberto Rostagno ha scritto a Unicredit, Prefetto e Unità di Crisi della Regione Piemonte per denunciare «il grave disagio che l'interruzione del funzionamento dello Sportello (ATM) Filiale UniCredit Banca di Pinasca, sta creando alla cittadinanza» e chiederne il ripristino.

 

Oltre al Bancomat non funzionante, più di una decina di carte "mangiate" e non resituite sono l'aspetto più grave della situazione: «Viene segnalato - scrive il sindaco - che alcune carte di debito, risultano state trattenute dal suddetto sportello, rendendo impossibile ai cittadini effettuare prelievi di contanti o poter fare pagamenti nelle attività commerciali con la carta Bancomat».

 

Un problema che si somma ai tanti disagi creati dall'emergenza epidemiologica da Covid-19 anche sotto l'aspetto dei servizi bancari. «Ormai da alcune settimane lo sportello front-office di Pinasca e l'intera filiale di Perosa Argentina (ATM compreso) sono chiusi. Inoltre a causa della chiusura a dicembre dello sportello di Pinasca della Banca Intesa Sanpaolo, nonché dell'assenza dell'ATM Banco Posta, il Comune di Pinasca è privo di punto prelievo».

 

Nel frattempo ci sono stati i primi contatti: «Unicredit ha dato alcune indicazioni di massima. Lunedì provvederanno a sistemare lo sportello e daranno istruzioni su come fare per riavere la propria carta. In realtà era stato messo un cartello per segnalare il guasto ieri pomeriggio, ma qualcuno lo ha tolto, intrappolando così altre carte bancomat». 

f.g.
Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino