Fallimento Auxilium Basket: arrestato l'ex notaio Goveani

Fallimento Auxilium Basket: arrestato l'ex notaio Goveani
Giovedì 27 Febbraio 2020 - 10:34

Quattro ordinanze di custodia cautelare (oltre a vari avvisi di garanzia) sono state eseguite relativamente al fallimento dell’Auxilium basket di Torino. Uno degli arrestati è l’imprenditore Mario Burlò, sponsor della società, già finito in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa nell'ambito dell'Operazione Fenice, che pochi giorni prima di Natale aveva portato in cella pure l'ex assessore regionale Roberto Rosso. Tra gli odierni destinatari della misura cautelare anche l'ex notaio Roberto Goveani, personaggio assai noto e controverso (oggi alle prese con un processo per peculato che dovrebbe concludersi a maggio a Tempio Pausania), che nel 1993 fu presidente del Torino Calcio, Maurizio Actis (commercialista, componente del Cda della società dichiarata fallita il 17 giugno 2019) ed Enrico Zumbo (factotum di Burlò). L'accusa sarebbe bancarotta fraudolenta attraverso il meccanismo delle indebite compensazioni, già al centro dell'inchiesta Fenice. L'indagine è coordinata dal pm Ciro Santoriello. 

Burlò, 46enne imprenditore di rango nel ramo del «Facility managment» e outsourcing, fino al 20 dicembre (quando il contratto fu rescisso proprio a seguito delle notizie emerse con l'Operazione Fenice) era pure main sponsor della Valpe. A far da tramite tra il torinese, fondatore del Consorzio di imprese OJ Solution con sede in via Arcivescovado nel capoluogo piemontese, era stato proprio l'amico Goveani. Indagato a piede libero anche il figlio del notaio, Umberto, che aveva un ruolo manageriale in OJ Solution.

Ad assistere il notaio pinerolese, gli avv. Fiorenzo Storelli e Alberto Mittone.

Nella foto Goveani (a sinistra) e Burlò, rispettivamente direttore generale e presidente del Capri Calcio.

Aggiornamento alle ore 11,17.

Contenuti correlati: 
Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino