Per la morte dell'anziano di Abbadia, sempre più forte l'ipotesi del pestaggio

Per la morte dell'anziano di Abbadia, sempre più forte l'ipotesi del pestaggio
Giovedì 10 Gennaio 2019 - 16:58

Roberto Dellacroce, 76enne di Abbadia Alpina, fu ricoverato all'Ospedale Agnelli di Pinerolo il 9 novembre: morì il 27 dicembre, dopo un calvario di oltre un mese e mezzo, a seguito delle lesioni riportate. La vicenda è coperta dal più assoluto riserbo, ma da attendibili insdiscrezioni sembra che il sostituto procuratore Chiara Maina, titolare dell'indagine, abbia aperto un fascicolo contro ingoti, ipotizzando il reato di "morte come conseguenza di altro delitto", come previso dall'art. 586 del Codice penale.

Dellacroce era stato accompagnato in ospedale da un amico che non sa cosa gli fosse successo. L’aveva incontrato per caso e gli aveva riferito di forti dolori. Di qui la decisione di portarlo in Pronto soccorso. La domanda chiave cui l'autopsia ora dovrà rispondere è: l'anziano fu vittima di un violento pestaggio come i gravi traumi riportati (fratture costali multiple e spappolamento della milza) lascerebbero supporre e poi morì a seguito dell'aggravamento delle sue condizioni oppure quelle ferite potrebbero essere compatibili con una semplce caduta? Vista la complessità del caso, il medico legale Giovanni Maggiora che ha eseguito l'esame autoptico il 31 dicembre, si è riservato 60 giorni per studiare la cartella clinica e depositare le sue risultanze. Dalle prime anticipazioni sembra però che gli inquirenti propendano per la prima ipotesi, vale a dire un'aggressione. Sull'episodio indagano i carabinieri della Compagnia di Pinerolo coordinati dalla pm Maina. Dellacroce, pensionato e divorziato da anni, viveva in via Priolo, in un casolare isolato di Abbadia.

L.S.
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Paola Molino