Intervista a Roberto Capellari: il pedone multato perché troppo lento

Giovedì 11 Dicembre 2014 - 10:41

"Macché rosso: solo se ti vuoi ammazzare passi col rosso in Corso Torino". Roberto Capellari è un signore di 85 anni e, dopo l'articolo comparso ieri su L'Eco del Chisone e ripreso da tutti i media nazionali, è diventato famoso. Non sa neppure perché: "Famoso per quella multa?" non ci può credere. Lui è uno che per 50 anni ha fatto l'autista di camion: guidava le  cisterne tra la Germania e Torino, dov'era dipendente della Centrale del latte. "Mai avuto un incidente, mai preso una multa, se non per cose piccole". E così ironizza, con quella simpatia che si è portato dietro dalla sua terra natale (Ferrara) e che gli consente di sorridere anche sui pochi soldi di pensione con cui lui e la moglie devono giornalmente fare i conti. "La tv la accendo poco: costa!". Eppure, un uomo così, autista modello, si definisce senza tentennamenti, è incappato giovedì della scorsa settimana in un vigile urbano troppo zelante. "Ero uscito a far commissioni, come tutti i giorni, sempre a piedi. Ero al semaforo di Corso Torino, angolo Corso Bosio, intorno a mezzogiorno: ho attraversato sulle strisce e al fondo mi aspettava il vigile. Mi ha dato una multa perché dice che il semaforo era rosso. Ma si figuri un po' se passavo in divieto! Perfino col verde è pericoloso quell'attraversamento. Può darsi che il rosso sia scattatato quando ero ormai alla finedelle strisce". Il signor Roberto è uno sportivo, da giovane calciatore in prima divisione e Promozione nel Ferrarese, e da buon sportivo la sanzione l'ha pagata subito. "Non volevo problemi". Così ha pure usufruito dello sconto (da 41 euro a 28,70 per il pagamento nei cinque giorni). E soprattutto, quella storia se l'è già buttata alla spalle: manco se la ricordava più. Stamattina il sindaco di Pinerolo Eugenio Buttiero lo incontrerà per restituirgli i soldi: "Davvero? non sapevo. Ma io non li voglio: li dia ai bambini poveri". Nella foto di Costantino, Capellari e la moglie questa mattina con L'Eco.

Lucia Sorbino
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