Per Roveri e Clapier l'avventura prosegue

In mtb dal Canada alle porte del Messico

Giovanni Roveri e Danilo Clapier sono al giro di boa del Tour Divide: dei 4.500 chilometri che separano il Canada dal New Messico, i due stakanovisti del pedale ne hanno percorsi già 2.050 in dieci giorni, poco più di 1.270 miglia. «Siamo a metà dell'avventura - scrive Roveri agli amici di Facebook, con una certa ironia -, mancano solo le salite del Colorado e i deserti veri!». Come se il primo deserto tra il Montana e l'Idaho fosse stato solo una "passeggiata"(!).
Nella notte tra lunedì e martedì, i due "pionieri" sono arrivati alle porte di Boulder, dove le Montagne rocciose iniziano ad intersecarsi con le Grandi pianure degli States. Dopo aver dormito in fienili abbandonati e sotto le stelle, tra le insidie degli orsi e dei giaguari, la città di Pinedale li ha accolti con un piatto di spaghetti e una pizza al pomodoro: ci voleva, dopo aver fatto la fame anche tra i saliscendi del Parco dello Yellowstone («E neanche un cestino dell'orso Yoghi da frugare!»).
Ai i due ciclisti pinerolesi non manca mai il buon umore (per fortuna), anche se il momento di crisi c'è stato sabato scorso. Roveri, con sms, ha raccontato l'attraversamento del Glacier Park: «Tutti i passi erano innevati e tutti quanti ci siamo sobbarcati, ogni giorno, tre o quattro ore a piedi; purtroppo, a Danilo è venuta un'infiammazione al ginocchio e non può forzare, mentre io sto andando a passeggio per colpa di qualche acciacco. Siamo costretti a ridurre l'andatura. I primi ci hanno già preso duemila chilometri e a 1.600 è il primo tandem». Ma restano, comunque, in 22ª posizione Clapier e in 23ª Roveri. Nei giorni scorsi hanno agganciato anche l'altro italiano in gara, Alberto Bunisso di Udine. Per qualche giorno, forse, pedaleranno insieme. «Si soffre, ma è troppo bello per rinunciare all'avventura». Conclude Giovanni: «Andiamo avanti. Mancheremo il record, ma nel nostro cuore e nei nostri occhi resterà molto di più che battere un cronometro».�

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Paola Molino