Attenti al lupo

Angrogna: la protesta di due allevatori

Argomento delicato, quello della presenza del lupo sulle nostre montagne. Considerato importante per la biodiversità e per l'equilibrio dell'ecosistema, osteggiato dai pastori per i danni cagionati alle pecore in alpeggio.
Sabato, in occasione della "calà", cioè della discesa a valle per l'inverno, una coppia di allevatori della Val d'Angrogna ha organizzato una singolare forma di protesta (e di informazione). Sulle due auto che aprivano e chiudevano il gregge hanno affisso le foto delle pecore straziate dai predatori, commentandole con frasi del tipo: «Il suo agnellino non vedrà mai la luce».
Marzia Verona, che pratica la pastorizia part-time ma è anche un tecnico che collabora con l'Università di Torino, osserva: «Gli attacchi registrati e certificati quest'estate nella nostra zona sono stati cinque. Le pecore che mancano all'appello, tra quelle uccise e quelle disperse, sono una trentina. La presenza del lupo sulle nostre montagne è importante, ma lo è altrettanto quella dei pastori, che si devono sobbarcare spese e lavoro supplementare». (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino