I sindaci: «Difendiamo territorio e democrazia»

La manovra bis del Governo cancella di fatto i Comuni sotto i 1.000 abitanti

In nome del risparmio, l'articolo 16 della cosiddetta "manovra bis" infligge un colpo durissimo ai piccoli Comuni: quelli sotto i 1.000 abitanti di fatto "spariscono", mantenendo il solo sindaco. Per il resto, sono costretti a svolgere tutte le funzioni amministrative unendosi con altre realtà fino a raggiungere un minimo di 5.000 abitanti.
Un provvedimento che - lunedì 22 - ha fatto scendere a Torino circa 300 amministratori, di cui una nutrita rappresentanza dalle valli pinerolesi e cuneesi. In piazza Castello è nata una lobby bi-partisan a difesa di quello che viene definito «un presidio della democrazia, punto di riferimento per i cittadini». Si smentiscono i dati forniti dal ministro Calderoli, osservando come i risparmi sarebbero minimi (nell'ordine di poche decine di migliaia di euro per Comune), mentre i costi sociali altissimi, perché spesso i piccoli Comuni sovrintendono ad aree vaste e accidentate, già prive di molti servizi.
Eppure - a Roma - la norma godrebbe del favore di tutte le forze politiche, dal Pdl al Pd. Si profila, insomma, una battaglia tra periferia e centro.
Andrea Coucourde, presidente della Comunità montana del Pinerolese, rileva: «Hanno varato il decreto a Ferragosto, ma non è bastato. Di fronte a queste cose le persone si mobilitano anche in vacanza. E i sindaci non coinvolti direttamente hanno dimostrato piena solidarietà e voglia di battagliare». (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino