A fresco, nuovi occhi su cappella Missione

Villafranca, una straordinaria mostra di Augusto Cantamessa
La riscoperta delle pitture di Dux Aimo viste, finalmente, da vicino

Sarà inaugurata sabato 8 alle 17 nei locali dell'ex-monastero a Villafranca la mostra "A fresco", ricerca fotografica di Augusto Cantamessa sugli affreschi della cappella di Missione.

Restaurata nel 2002, dopo due anni di lavori finanziati dalla Fondazione S. Paolo e dal Comune di Villafranca e grazie alla donazione dei massari, la cappella in frazione S. Giovanni è una delle più belle e significative testimonianze della pittura tardo medievale piemontese. È la nostra Cappella degli Scrovegni.

E se a Padova nel Trecento c'è stato Giotto, qui a metà Quattrocento nelle campagne tra Macello, Villafranca e La Manta c'è stato Dux Aimo (o Dux Aymo, Aimone Duce).

Originario di Pavia, nel 1417 lavorò a Pinerolo, alla corte degli Acaja. Nel 1429 affrescò la chiesa della Stella di Macello, quindi la cappella di Missione a Villafranca, unica sua opera firmata.

Il ciclo villafranchese si caratterizza per la pregevolezza d'esecuzione e, soprattutto, per la precocità dei temi trattati, la "Cavalcata dei vizi" e il "Santo sepolcro".

Proprio sui "Vizi" si è concentrata l'analisi della critica storica che vi ha letto il prototipo per le raffigurazioni realizzate successivamente nelle cappelle della Val Susa, della Savoia e delle Hautes Alpes. Superbia, avarizia, lussuria, gola, ira, invidia e accidia sono impersonate da donne cavalcanti animali. Al di sopra sono raffigurate le Virtù.

Oltre alle teorie dei santi, agli evangelisti e ad una Annunciazione, non va dimenticata un'ingenua "Madonna del Latte", di piccole dimensioni. Ma è molto probabile che l'attaccamento e la devozione popolare verso cappella Missione siano imputabili alla venerazione di questa icona - invocata dalle donne sterili - più che alla pregevolezza artistica dei restanti affreschi.

«Credo che in quasi 600 anni di storia, solo una decina di persone possano aver visto da vicino tanta bellezza - spiega Augusto Cantamessa -. Grazie al Comune di Villafranca, che mi ha messo a disposizione un'impalcatura, ho potuto fotografare tutto il repertorio di immagini ad una distanza davvero ravvicinata e ho così pensato di rendere participi tutti realizzando, in collaborazione con il prof. Mauro Bonino, una mostra con immagini di grande formato e ad altezza uomo». Il risultato è impressionante: particolari e primi piani delle figure sembrano frutto di una mano assolutamente contemporanea, rievocando Guttuso, gli impressionisti, il cubismo…

La mostra resterà aperta fino al 2 giugno con orari: sabato 16-19; domenica e festivi 10-12 e 16-19. La domenica sarà possibile visitare la cappella, dalle 16 alle 19.

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Paola Molino