La mucca si veste con i colori del mondo

Cavour, Settimana della carne tra polemiche e provocazioni
Bertone: «Una vetrina gastronomica capace di accoglienza»

CAVOUR - Il manifesto dell'11ª Settimana della carne (10-18 aprile) è andato in stampa in questi giorni: l'immagine è provocatoria, per chi ha dimostrato diffidenza verso la svolta imboccata dalla manifestazione. Una mucca vestita con colori etnici, chiaro richiamo ai tessuti del Maghreb, è l'annuncio di un festival che cambia vestito e modifica la denominazione in "Carne Piemontese", uscendo così dai confini territoriali per andare a scoprire le cucine del mondo. La presentazione ufficiale è mercoledì 31 a Eataly Torino, mentre il sindaco Bertone non nega le polemiche che circondano la Rocca in questi giorni. «Quanto sarà messo in piedi dal Comune di Cavour serve a valorizzare la nostra realtà zootecnica: siamo il primo Comune della provincia di Torino per numero di allevamenti di capi di razza Piemontese, la più pregiata razza bovina autoctona italiana. Ma siamo anche tra le prime realtà che hanno saputo creare una filiera corta», fatta di passaggi diretti tra allevatori, macellai e ristoratori: un sistema che ogni giorno porta in tavola una qualità indiscutibile di carne e piatti tipici.

Cavour città gastronomica, oggi più che mai. «Per questo vogliamo dare un messaggio chiaro di apertura culturale e sgomberare il campo da pregiudizi: anche Cavour vive la sua realtà multietnica. Al nostro fianco ci sarà un grande nome, Vittorio Castellani, in arte Kumalè, chef e giornalista, per trasformare piazza Sforzini e l'ala comunale nella "Tettoia del gusto": una vetrina per la nostra carne e le cucine turche, argentine e marocchine, in nome dell'accoglienza e del turismo gastronomico, valori di cui Cavour si fregia da sempre e che ora deve dimostrare realmente di possedere».

Alcuni allevatori si lamentano perché non sarà più il gran bollito, l'evento clou della prima domenica. Fanno sapere che in piazza Solferino, il pentolone con la carne cotta nel brodo di verdure ci sarà lo stesso. «Sarà il loro fuori programma. Noi faremo spettacolo ed economia: tutti ci metteremo la faccia, come abbiamo sempre fatto per ogni rassegna». Il menu resterà dunque quello annunciato, con kebab e asado in piazza Sforzini, già dal sabato sera. «Apriremo le aziende, le macellerie, tutti saranno in piazza per presentare i propri prodotti, senza timore di confronti».

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Paola Molino