Il gesto più clamoroso nella Palazzina di Stupinigi

Il furto più recente e più clamoroso del Pinerolese è senz'altro quello avvenuto nella notte tra il 19 e il 20 febbraio 2004 nella Palazzina di caccia di Stupinigi. Dalla reggia juvarriana furono portati via 35 mobili, tra i quali pregiatissimi pezzi di maestri ebanisti come Pietro Piffetti, Luigi Prinotto e Giuseppe Mario Bonzanigo.

Il bottino, valutato 20 milioni di euro, fu poi ritrovato in buone condizioni e recuperato il 25 novembre 2005, abbandonato in un campo di Villastellone. Il Tribunale di Torino ha poi condannato in primo grado, nel giugno 2009, come autori di quel fatto, alcuni componenti di una famiglia sinta di Villafranca Piemonte.

Scorrendo le cronache, però, non sono pochi gli episodi analoghi capitati nel Pinerolese, sia pure non di quella rilevanza.

Basta citare, spulciando qua e là, l'ottocentesca Via Crucis rubata di notte a Buriasco nel 1998 e ritrovata presso un pittore veneto.

Oppure l'olio di Ernesto Bertea, offerto nel 2003 da una galleria d'arte di Cagliari all'allora sindaco di Pinerolo Alberto Barbero per 28.400 euro, risultato poi rubato nel 1968 in casa di Maria Cansacchi, discendente dell'artista.

Più beffardo ancora l'episodio capitato a Cavour, nel febbraio del 2005, quando i ladri avevano trafugato quattro tele del Seicento custodite in parrocchia mentre i fedeli si erano riuniti nel teatro locale per incontrare il card. Severino Poletto. I quattro dipinti ad olio erano poi stati recuperati nel settembre dello stesso anno dai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Torino, tra le erbacce, in un terreno vicino al cimitero di Carignano.

L'elenco di furti a lieto fine potrebbe continuare. Da quello della tela raffigurante S. Michele Arcangelo, sparita l'11 dicembre 2005 dalla cappella di S. Sebastiano, in borgata Croce a Paesana, e ritrovata nel marzo del 2006 in un deposito di refurtiva scoperto nei pressi di piazza Statuto a Torino; a quello che ha visto protagonisti all'inizio del 1995 i Carabinieri di Barge, i quali hanno bloccato due ladri che avevano appena rubato alcune opere nella chiesa di S. Rocco, recuperando immediatamente la refurtiva che avevano in auto.

Altre volte, però, non tutto è finito in gloria e la ricerca continua tra non poche difficoltà.

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Paola Molino