Sestriere, Marin verso la riconferma

Con Di Nunzio, tre candidati per le elezioni comunali del Colle
L'avversario Colarelli è già sin d'ora

SESTRIERE - A sorpresa ci sarà anche il candidato Marco Di Nunzio sulle schede a disposizione degli elettori di Sestriere il 28 e 29 marzo. La sua lista: "Fiamma tricolore - Destra sociale". Invece era ampiamente annunciata la riconferma della squadra "Più Sestriere", che a giugno 2009 ha già portato al trionfo con il 68 per cento il sindaco Valter Marin, poi dimissionario.

Che sia di nuovo lui il favorito è già scritto nero su bianco persino nel nome della terza lista, quella del suo principale avversario: l’ex-sindaco "olimpico" Andrea Maria Colarelli, a capo della minoranza uscente, si ripresenta alle urne con "Opposizione costruttiva".

Di Nunzio, gestore di locali latino-americani al Colle e a Torino, candida a consiglieri: Gianmaria Tarizzo, Karina Sierra Nunez, Monica Di Nunzio, Osvaldo Di Nunzio, Gomez Wilfredo Morales, Morena Biagini, Ever Orlando Martinez, Maurizio Caltagirone, Ylenia Ferreri, Luciano Di Nunzio, Maria Eugenia Goria Ghigliotto e Luca Alfano.

Valter Marin riconferma tutti: Ivana Avaro, Maurizio Cantele, Max Falco, Elisa Fornara detta Lilly, Stefano Lantelme Charret, Simona Matheoud, Giovanni Cesare Poncet detto Gianni, Vanda Pons, Marina Roux, Luigi Ruspa Detto Gigio, Francesco Rustichelli, Luigi Voyron.

Venti minuti prima della scadenza di mezzogiorno, sabato 27, ha sciolto la riserva anche Colarelli. "Opposizione costruttiva" ripresenta Roberto Bompard, Pier Luigi Lantelme e Gabriella Sibille, firmatari con l'ex-sindaco del ricorso contro l’eleggibilità di Marin. Con loro: Alberto Antonio Paleardi, Fabrizio Settime, Roberta Palazzolo, Daniela Ventura, Alex Crisponi, Alberico Cafaro, Vittorio Bettini, Stefano Pietro Giovanni Grillo, Sergio Castagna.

Due le principali novità aggiunte da Marin al programma presentato l'anno scorso: «Garantire a chi lavora per il Comune il pagamento entro 30 giorni e ridurre l’Ici a chi esegue interventi per il risparmio energetico e l’abbellimento con pietra e legno delle facciate». Messaggi chiari al settore artigianale e imprenditoriale.

Colarelli insiste su un punto: «Abbiamo presentato ricorso non perché speravamo di riprenderci le poltrone, ma per rispetto delle leggi. E perché siamo stati trattati come quelli che dicevano bugie».

Per il suo gruppo, stesso programma depositato a giugno. «Siamo esperti e tecnicamente preparati – sostiene Colarelli - per un ruolo di stimolo e controllo. Un risultato lo abbiamo già ottenuto per il bene del paese: non abbandonare ad altri la minoranza».

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Paola Molino