Un anno horribilis anche per la Skf

L'ad: «Abbiamo saputo reagire»

Il Gruppo SKf paga duramente la crisi che ha colpito l'industria a livello mondiale, ma ciò nonostante il 2009 ha messo in evidenza la capacità della multinazionale nel reagire alle difficoltà. È messaggio che il presidente e amministratore delegato della Skf italiana, Giuseppe Donato, ha voluto trasmettere durante la tradizionale conferenza stampa, organizzata per rendere noti i risultati dell'esercizio 2009. Un anno che ha visto una caduta nei volumi di vendita, anche con punte del 30 per cento rispetto al 2008. «A livello mondiale, stiamo assistendo ad una ripresa delle vendite - ha sottolineato l'ing. Donato -, con l'ultimo trimestre che ha registrato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente un calo di solo, si fa per dire, il 14 per cento».

Per quanto riguarda l'Italia il calo del fatturato è stato di ben il 27 per cento rispetto al 2008, pur registrando un utile operativo di 12.030.000 euro (con vendite a -24 per cento sul mercato estero e del 30 per cento su quello nazionale). Su quello che ci aspetta nel 2010 il presidente non si è sbilanciato: «Fino a ieri vedevamo segnali positivi, ma già oggi la caduta della Borsa ci mette dei dubbi, purtroppo resta difficile fare previsioni». Sui timori per l'occupazione nelle nostre aziende, Donato assicura: «Nel 2009 abbiamo investito molto in ristrutturazioni e in specifiche azioni per ridurre i costi, ma per quanto riguarda l'occupazione abbiamo cercato di ridurre al minimo l'impatto tagliando pochi posti lavoro e facendo invece massiccio ricorso agli ammortizzatori».

Sul futuro della Omvp di Villar Perosa, Donato ha confermato: «La nostra strategia non è cambiata, la nostra intenzione è quella di vendere, ma non certo di svendere. Oggi su questo fronte non abbiamo novità».

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino