È nato lo sportello che aiuta a fare pace

Il Ciss del Pinerolese ha attivato la
Il servizio di mediazione e i corsi di formazione gestiti dal Gruppo Abele

Ogni occasione è buona per litigare: il vicinato, rumoroso; i colleghi, scorretti, e poi i parenti serpenti, come vuole il luogo comune. Viviamo intrisi nei conflitti, che si trascinano per anni togliendo il sonno e il sorriso, talvolta anche la salute, per poi, in alcuni casi, esplodere improvvisamente in maniera violenta e finale.

Grazie ad un bando della Provincia che stanziava fondi per progetti finalizzati al contenimento del disagio e alla sicurezza, il Consorzio intercomunale dei servizi sociali del Pinerolese (Ciss), ha aperto a Pinerolo la "Casa dei conflitti", un servizio - che ha sede presso la sede dello stesso Consorzio, in via Montebello - per la gestione dei conflitti. Nei prossimi mesi, l'iniziativa sarà estesa anche agli altri 21 Comuni del Ciss.

Il progetto, articolato in diverse azioni e gestito dagli operatori del Gruppo Abele, che da anni a Torino conducono un'iniziativa simile e lavorano sul conflitto e la sua mediazione, è stato presentato dalla direttrice del Ciss, la dott.ssa Gaetana Cipriani, ad associazioni di volontariato, amministratori pubblici, operatori della sanità e della scuola, Forze dell'ordine.

L'idea che ha ispirato originariamente l'istituzione della "Casa" parte da un approccio pragmatico, che si distacca dal giudizio morale: il conflitto non è né un bene né un male, ma è portatore di fatica, di insicurezza, di destabilizzazione. Il servizio del Gruppo Abele dunque, come hanno spiegato gli stessi operatori durante la conferenza di presentazione: «ha l'obiettivo di ricostruire i legami che la vita ha spezzato», siano essi legami famigliari o sociali. «Nostro obiettivo non è risolvere il conflitto, ma gestirlo: esso non è necessariamente negativo, e non si può promuovere una vera politica di sicurezza senza dargli cittadinanza; va però affrontato in maniera diversa da quella che il luogo comune ci propone: la sua soluzione può essere cooperativa, chi l'ha detto che il conflitto si risolve sempre con la prevaricazione?». Con l'aiuto degli operatori, chi pensa di essere vittima di un'ingiustizia o di "un'invasione di campo" sarà aiutato, accompagnato a guardare al problema con occhi nuovi, una nuova prospettiva che se non risolve la controversia, sicuramente porta pace, aiuta a crescere e a guardare al problema con più distacco.

Attualmente, lo sportello della Casa dei conflitti è aperto a Pinerolo tutti i martedì dalle 16 alle 18. Gli operatori si avvalgono anche di consulenti legali del Gruppo Abele. Chi fosse interessato può telefonare per prenotare un colloquio ai numeri 366 199.4154 (dal lun. al ven. 9-13). Nel primo appuntamento verrà accolto e ascoltato; quindi, se sarà necessario verrà invitata al "tavolo" anche la controparte, la cui partecipazione è comunque volontaria. Tutti insieme si cercherà di gestire il problema, iniziando a parlare tutti una stessa lingua. Il servizio è gratuito.

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Paola Molino