Luserna: maltrattamenti ai disabili ospiti della Comunità Mauriziana, le parole del presidente della cooperativa

Luserna: maltrattamenti ai disabili ospiti della Comunità Mauriziana, le parole del presidente della cooperativa
Giovedì 19 Giugno 2025 - 14:11

Un edificio storico del 15esimo secolo, che apparteneva all’Ordine Mauriziano, completamente ristrutturato nel 2001 e sito nel centro storico di Luserna alta, nel cuore della Val Pellice.

È qui, all’interno della Comunità Mauriziana, che lavoravano le otto persone arrestate questa mattina (giovedì 19 giugno) e poste ai domiciliari. È qui che avvenivano i maltrattamenti e le violenze immortalate dalle telecamere nascoste installate dai carabinieri del Nas.

Paolo Leggiero (nella foto sotto), presidente della società cooperativa sociale Interactive che gestisce la comunità di via Armando Diaz 58, era al corrente del lavoro dei militari dell’Arma, intervenuti all’alba di questa mattina.

 

 

 

«Sapevamo di queste indagini da tempo – spiega - perchè mi era stata chiesta proprio la collaborazione a questo tipo di attività investigativa. Per quello che so, sono state installate delle videocamere in alcune parti, perché ci sono state delle segnalazioni da parte di qualcuno rispetto a maltrattamenti verosimilimente nei confronti di qualche ospite. Già da un mese abbiamo in un atto una riorganizzazione di tutta l’attività. È nostro interesse che venga fatta piena luce su ogni eventuale responsabilità individuale, senza alcuna forma di reticenza o protezione».

La comunità ospita 41 pazienti, alcuni dei quali anche con patologie molto gravi. La struttura è suddivisa nel nucleo A, al primo piano dell’ampio edificio, con ospiti intellettivamnete dotati che sono in grado di svolgere attività di vario genere.

Al piano terreno invece – dove si sarebbero verificati gli episodi che hanno portato alle otto misure di custodia cautelare - ci sono quelli del settore B, alcuni dei quali affetti da patologie molto gravi.

«Sono pazienti piemontesi – aggiunge il presidente - o che arrivano da fuori Regioni. Su alcuni di loro gravano misure di sicurezza, cioè hanno commesso reati anche molto gravi come omicidi o aggressioni. Sono pazienti affetti da disabilità intellettiva, non imputabili e incapaci di intendere e volere. Non abbiamo altre informazioni rispetto alle indagini. Sappiamo soltanto che adesso abbiamo una grossa difficoltà nella gestione dei turni, a fronte di una carenza di operatori improvvisa. Su alcuni di loro, mi sembra sia una cosa incredibile perché si tratta di persone generose e affidabili».

«Siamo impegnati – conclude il presidente – nel garantire continuità e qualità dell’assistenza, consapevoli della responsabilità che abbiamo nei confronti delle persone accolte alla Mauriziana. Vogliamo assicurare loro e i loro famigliari che La loro tutela, la loro sicurezza e il loro benessere vengono prima di tutto, e che continueremo a lavorare con serietà, anche in una fase complessa come quella attuale».

Anche il sindaco di Luserna Duilio Canale è incredulo sulla vicenda: «Lamentele in Comune non ne erano mai arrivate - dice - ma è anche vero che la struttura ospita pazienti provenienti da fuori. Mi auguro si sia trattato di un episodio isolato».

Paolo Polastri
Gualtiero Falco
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