Siamo un popolo di anziani sempre più giovani: è in edicola L'Eco Extra di maggio Dossier Terza Età
La Terza età, il tempo per nuove opportunità. È il tema del nuovo numero di l'Eco Extra, in edicola questa settimana insieme a L'Eco del Chisone (anche nella versione digitale, clicca qui per leggere lo sfogliatore). Un lungo excursus su prospettive, punti di forza e di debolezza che l'età matura può riservare. Con tanti consigli da parte di esperti e specialisti del settore, medici, psicologi, ma anche agenti immobiliari, preparatori sportivi, tour operator e educatori digitali per vivere davvero al meglio anche questa fase della vita, in cui essere nonni è solo una delle tante possibilità.
Già, ma chi sono gli anziani? Difficile parlarne come di un insieme omogeneo, sostenuto dalle stesse esigenze, legato da identiche problematiche. Ogni anziano ha la sua storia e proprio questo suo bagaglio incide parecchio su che tipo di anziano è diventato. Se si è fatto un lavoro usurante, se si è esagerato con il consumo di alcol e tabacco, se non si è avuto cura della propria persona e della propria salute, probabilmente costui risulterà decisamente più anziano del vicino di casa che, pure coscritto, ha mantenuto nella vita grande attenzione al proprio stile di vita: ha esagerato raramente a tavola, ha sempre fatto attività fisica, ha coltivato buone relazioni sociali e interessi culturali.
E poi: si può essere biologicamente anziani ma socialmente decisamente più giovani. Anagraficamente si può essere ottuagenario, ma psicologicamente avere la vitalità di un giovane adulto.
Questo per dire che l’età è un concetto ampio e non c'è univocità di vedute: l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito 'anziano' chi ha compiuto 65 anni, mentre l'Assemblea mondiale sull'invecchiamento, tenuta a Vienna dalle Nazioni Unite nel 1982 ha deciso di considerare i 60 anni come limite per definire una persona anziana, ma soprattutto in aree geografiche con bassa aspettativa di vita. Nel 2018, invece, in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, si è proposto di spostare la soglia dell'età anziana da 65 a 75 anni. E poi ci sono esperti che affermano convintamente che l'ingresso nell'età anziana è da considerarsi assolutamente soggettivo. In realtà, secondo l'Istat, le società moderne stanno complessivamente diventando più giovani, benché “anagraficamente” vecchie: si vive più a lungo e meglio, pertanto le capacità fisiche e intellettuali del capitale umano in termini globali aumentano.
Proprio alla luce di questa variabilità delle tante situazioni e condizioni di vita, decidere quali argomenti affrontare e approfondire non è stato facile.
Abbiamo trattato l'aspetto della salute perché la prevenzione è la condizione sine qua non per poter star bene e battere sul tempo eventuali problematiche che possono nascere, ma ci siamo occupati anche dei tanti interessi che coltivano i nostri dinamici anziani: teatro, musica, apprendimento di lingue straniere, digitalizzazione, viaggi. E ci occupiamo anche di chirurgia estetica, perché piacersi è un diritto a tutte le età.
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Paola Molino