Barge: 21enne sequestrato per tre giorni a causa di un debito di 60mila euro
Otto misure cautelari nei confronti di altrettanti cittadini cinesi che avevano sequestrato per tre giorni un ragazzo con l’obiettivo di farsi restituire del denaro. È quanto eseguito dalla Polizia di Stato, al termine delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Torino.
La sera del 31 dicembre scorso, seguendo le indicazioni di un suo creditore con il quale deve incontrarsi, un ragazzo proveniente da Milano si reca a Collegno, presso la stazione “Fermi” della metropolitana di Torino. Qui viene aggredito da un gruppo di persone, che lo colpiscono e lo rapinano degli averi, cellulare compreso.
Con la forza, la vittima viene poi portata in uno stanzino di un ristorante, dove viene denudato e trattenuto per un’ora prima di essere caricato su un’auto e trasportato a Barge.
Qui viene tenuto per tre giorni, durante i quali viene minacciato di morte qualora non avesse restituito il debito di 60mila euro che aveva maturato nei confronti di una delle persone accusate.
Il giovane viene legato e imbavagliato. I sequestratori gli scattano alcune foto e le inviano ai familiari. Al ragazzo, sequestrato per tre giorni, viene anche detto che sarebbe stato rilasciato solo quando avrebbe sottoscritto una dichiarazione di riconoscimento del debito nei loro confronti.
Una volta liberato, il ragazzo torna a Milano ma prima di andare a casa va in ospedale e racconta quanto accaduto. Le indagini della Squadra Mobile di Torino arrivano a identificare i responsabili. Tre di loro finiscono agli arresti domiciliari, per altri cinque c’è l’obbligo di firma alla Polizia giudiziaria. Si tratta di otto cinesi indiziati di sequestro di persona, esercizio arbitrario delle proprie ragioni e lesioni in concorso.
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Paola Molino