Pinerolo: “Liberi subito", serata informativa sul fine vita.
Fine vita tra diritto ed etica, quale futuro e quali prospettive? Se ne parla questa sera, alle 20.45 nel Salone dei Cavalieri di via Giolitti, con il dibattito "Liberi subito. Incontro informativo su testamento biologico e DAT". Nel corso della serata si parlerà dell'importanza della Legge sul testamento biologico, una legge che è stata approvata nel 2017 in Italia grazie all'Associazione Luca Coscioni e che dà valore legale alle disposizioni anticipate di trattamento le cosiddette DAT, ovvero quelle disposizioni permesse al medico per il momento futuro in cui una persona potrebbe essere incapace di intendere e volere.
L'evento è organizzato dai gruppi consiliari della coalizione di maggioranza del Consiglio Comunale di Pinerolo, in collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni, la Cellula Coscioni Torino e Liberi Subito Piemonte.
Durante la serata si alterneranno professionisti ed esperti: Davide Di Mauro, Coordinatore Regionale Liberi Subito Piemonte; Paola Stringa, avvocata giurista per la libertà Associazione Luca Coscioni; Libero Ciuffreda, oncologo e membro della Commissione Bioetica della Chiesa Valdese; Barbara Camusso, Capo sezione Ufficio Stato Civile del Comune di Pinerolo e Franco Dal Bello, attivista per i diritti del fine vita e la sottoscrizione delle DAT.
La serata sarà occasione per aderire alla raccolta firme sulla la proposta di legge regionale "Liberi Subito". «L’obiettivo della raccolta, è quello di portare nei Consigli regionali le proposte di legge per attuare, in tempi certi, le procedure previste dalla "sentenza Cappato/Antoniani" n. 242/19 della Corte Costituzionale per poter accedere all'aiuto alla morte volontaria attraverso l’auto somministrazione di un farmaco. Perché il suicidio assistito è già un diritto nel nostro Paese. A sancirlo in modo indelebile è stata la Corte Costituzionale con la sentenza Cappato/Antoniani, precisando quali sono le condizioni minime di salute affinché una persona possa fare richiesta di assistenza medica alla morte volontaria, ma senza specificare come, ed entro che tempi, le Regioni (che sono competenti in materia) devono rispondere a chi fa domanda di accesso al suicidio assistito.Pensiamo che i diritti non debbano restare solo scritti sulla carta. Ma trovare concreta attuazione nella vita delle persone. E soprattutto, pensiamo che dai diritti debbano discendere leggi, chiare, precise e rispettose di tutti, a partire dalle persone in condizioni di “sofferenza fisica o psichica insopportabile”» affermano gli organizzatori.
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Paola Molino