Lupi vicino ai centri abitati: cosa fare in caso di incontro

Lupi vicino ai centri abitati: cosa fare in caso di incontro
Domenica 19 Febbraio 2023 - 12:30

La presenza di lupi nelle basse valli, nei centri abitati dei paesi e alla periferia delle città, non è più una novità. Le ultime segnalazioni in ordine di tempo provengono dalla Valle Po: pochi giorni fa un lupo è stato ripreso alla periferia di Saluzzo, mentre a dicembre un video immortalava un esemplare a Paesana.

Il video di Saluzzo in particolare ha riproposto il problema della convivenza uomo-lupo e degli eventuali pericoli che animali selvatici possono costituire alla popolazione.

<<L’esemplare ripreso è sicuramente un lupo - spiega il dottor Andrea Avagnina, veterinario e referente per l’Asl CN1 per la fauna selvatica e la predazione da lupo - probabilmente si tratta di un animale facente parte di un branco, uscito da solo e che si è spinto fino ad una zona ai margini della collina revellese. Come si può vedere dai vari video disponibili, si nota come il lupo non sia a suo agio perché disturbato dalla presenza di auto>>.

<<Dobbiamo abituarci ad avere una sempre maggiore presenza di questi animali perché gli areali montani sono saturi. Dagli ultimi monitoraggi si stima che siano 950 gli esemplari presenti nelle regioni alpine, altri 2400 sono distribuiti nel resto della penisola. Occorre imparare una convivenza, soprattutto il mondo agricolo ha diritto a stare tranquillo, ci sono molte possibilità per tutelarsi da questo animale che, non dimentichiamolo, è protetto a livello europeo>>.

Cosa fare in caso di incontro

Di fronte alla sempre maggiore presenza di selvatici, in particolare cinghiali e adesso lupi, come occorre comportarsi in caso di incontro “per strada”?

<<Partiamo dai dati certi che ci dicono che negli ultimi 150 anni in Italia non si sono registrate persone uccise da un lupo. L’attacco di un lupo verso un uomo è altamente improbabile, anche se non escludibile essendo un animale selvatico, che di natura fugge di fronte all’uomo>>.

<<Se l’incontro, sia di un lupo che di un cinghiale, ha luogo in montagna l’indicazione è di stare a distanza e non interferire. E’ sicuramente più pericoloso l’incontro con una femmina di cinghiale con i piccoli. Ci si allontana con calma lasciando sempre una via di fuga all’animale>>.

<<Se ci troviamo di fronte un selvatico per strada non va mai inseguito, occorre mantenere la distanza e stare immobili. Se si avverte un pericolo si parla forte e nel caso che l’animale si dimostri aggressivo occorre indietreggiare lentamente non dando mai le spalle all'esemplare che si ha di fronte. Il suggerimento è anche quello, quando l’animale si comporta in modo anomalo e non scappa di fronte all’uomo, di allertare il numero di emergenza 112 e segnalarlo alle autorità competenti>>.

Un ulteriore problema si ha con la presenza di un cane, magari per la classica passeggiata serale. <<Se il cane è libero occorre riprenderlo subito a guinzaglio, il suggerimento è di tenere sempre i nostri animali sotto controllo nelle zone collinari o boschive. Di notte è poi opportuno tenere i cani in casa o in giardini recintati, mai fuori a catena. Un altro accorgimento è non lasciare cibo o ciotole all’aperto perché attirano animali selvatici>>.

Si segnalano sparizioni di gatti. <<In questo caso - conclude Andrea Avagnina - le cause sono date dagli investimenti e spesso dalle volpi>>. Ma l'azione del lupo è da escludere.

Mario De Casa

Foto Andrea Avagnina

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino