Pinerolo: commozione ai funerali di Tonino Chiriotti

Pinerolo: commozione ai funerali di Tonino Chiriotti
Giovedì 30 Dicembre 2021 - 13:14

«Con la sua morte se n'è andato un pezzo di storia» quante volte è stato detto concedendo molto alla retorica. Nel caso però di Tonino Chiriotti, morto all'età di novant'anni lo scorso 28 dicembre, l'affermazione è quanto mai vera. Questa mattina, nonostante il perdurare delle limitazioni imposte dal Covid, in tantissimi hanno voluto dargli l'ultimo saluto alla chiesa di San Maurizio dove si sono svolti i funerali a cui ha presenziato con la fascia tricolore anche il sindaco di Pinerolo, Luca Salvai. Erano presenti esponenti del sindacato, della politica e dell'associazionismo legato alla montagna. Tre ambiti in cui Tonino Chiriotti ha lasciato un segno profondo con la sua capacità di trainare e di aggregare le persone nonostante il suo carattere forte e decisionista.

Negli Anni Sessanta, iscritto alla Cisl, fu protagonista assoluto delle battaglie sindacali, in particolare alla Riv, che lo licenziò nel 1966 dopo un picchettaggio agli stabilimenti di Airasca con tanto di arresto da parte dei carabinieri. Nonostante l'assoluzione ottenuta in Tribunale, per quei fatti non fu più riassunto. Lui non si tirò mai indietro e ancora una volta diede prova dello spirito di iniziativa che lo contraddistingueva: per protesta piantò una tenda davanti allo stabilimento Riv di Villar Perosa. Lui raccontò così quell'episodio: «Piantai la 'tenda della libertà' che è stata lì un mese, un mese e mezzo. Ricevetti molte adesioni, molta solidarietà, ma molta gente aveva paura perfino di venire a firmare il registro. Erano firme di solidarietà su di un quaderno. Erano gli anni del terrore e di rappresaglie pesantissime; la gente aveva perfino paura di venirmi a salutare».

Tirò dritto con coraggio e determinazione anche in politica. Nel 1990 partecipò al travaglio post tangentopoli della politica rispondendo all'appello alla società civile dei diregenti del Partito Comunista sciolto da Achille Occhetto. Ma quando con la nascita del Pds si ritornò al controllo verticistico del partito, lui con altri non si piegò decidendo di partecipare alle elezioni amministrative d Pinerolo con una lista civica ispirata al Gruppo per l'Alternativo, entrando in Consiglio comunale per due legislature. Anche qui la sua attività fu rigida nel portare avanti valori e principi, ma allo stesso tempo disponibile a spendersi quando c'era di mezzo l'interesse della città.

Infine la passione per la montagna, che si tradusse anche questa volta nell'impegno per la comunità con la grande intuizione delle potenzialità delle ciaspole che sfociò con la creazione dell'omonima associazione e l'organizzazione della manifestazione "Racchette in valle" avvicinando migliaia di persone alla montagna. Tutto sempre all'insegna dell'ambiente e della sostenibilità, aggiunto all'impegno nei confronti della comunità: grazie ai volontari dell'associazione sono stati riaperti e segnalati numerosi sentieri. Il suo cruccio più volte espresso confrontandosi con la redazione dell'Eco era «l'incapacità degli amministratori del territorio di fare sistema per mettere a frutto le potenzialità turistiche e ambientali delle nostre valli andando oltre al sistema legato all'industria della neve».

A.M.

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino