Cavour zona rossa, la preoccupazione del sindaco: «La variante inglese probabilmente ha già causato un decesso»

Cavour zona rossa, la preoccupazione del sindaco: «La variante inglese probabilmente ha già causato un decesso»
Sabato 27 Febbraio 2021 - 10:50

L'ordinanza di chiusura totale del paese, in zona rossa da questa sera alle 18, è arrivata sulla scrivania del sindaco di Cavour ieri in tarda serata. Sergio Paschetta (foto) è molto preoccupato mentre ci rilascia una breve intervista: «Siamo al punto di partenza di un anno fa - afferma sconsolato - ed è terribile».


La terza fase è iniziata, ma  Cavour di certo non si aspettavano questi sviluppi. Il sindaco prosegue: «Gli infettati sono saliti a 40 di numero in pochi giorni. Tra i tanti casi di positività è emersa la variante inglese che ha causato, con ogni probabilità, un decesso e questo ha scatenato in poche ore la preoccupazione dell'ASL TO3»


Da questa sera alle 18 la chiusura del paese prevede l'applicazione delle regole della zona rossa natalizia. Paschetta: «Per prima cosa scatta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e ricomincia la didattica a distanza anche per quei ragazzi che frequentano le scuole superiori fuori dal paese; per tutti la regola è che non si può uscire da Cavour se non per comprovati motivi di lavoro o di autentica necessità».
Scatta inoltre la chiusura di tutti gli esercizi commerciali, ad esclusione degli alimentari, delle farmacie e dei prodotti di prima necessità; chiudono i bar e tutti gli esercizi di ristorazione che possono continuare solo le attività di asporto e la consegna a domicilio.


Il focolaio della variante inglese per il momento non ha colpito nessuna delle tre case di riposo in paese che rimangono covid free.

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino