Uncem: «La stagione invernale deve iniziare, sci fondamentale per l'economia»

Uncem: «La stagione invernale deve iniziare, sci fondamentale per l'economia»
Lunedì 23 Novembre 2020 - 17:06

«La stagione invernale deve iniziare». Lo affermano Tiziano Maffezzini, presidente Uncem Lombardia, e Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, prendendo netta posizione per un'apertura delle piste da sci secondo regole condivise che consentano di non perdere una fetta fondamentale dell'economia della montagna.

 

«Le Regioni, con gli impiantisti e le loro organizzazioni, insieme agli Enti locali stanno facendo il massimo. Per definire regole chiare per la riapertura. Code da gestire e contingentare, riduzione del numero di persone nelle telecabine, organizzazione e distanziamento per annullare il rischio di contagi. Tre punti fermi, già chiari a tutti i proprietari e i gestori degli impianti, condivisi».

 

Azzerare il rischio è il primo imperativo per i vertici Uncem, che però ritengono che «il rischio che di certo non vi è in pista, sugli sci o sulle ciaspole, sugli snowboard. Chi sta in queste ore dicendo che la montagna può portare contagio sbaglia di grosso. Come quelli che dicono "prima le scuole dello sci" ovvero "prima i negozi". Errore. Perché sono piani diversi, da non unire e da non confondere. Si lavori, ciascun comparto, a regole e proposte sostenibili, come finora hanno fatto il mondo della neve, con le Commissioni competenti del Parlamento, l'azione trasversale dei partiti, con il l'Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna in azione, con Uncem e il sistema di Enti locali».

 

«Le regole ci devono essere per non perdere la stagione, anche se già sappiamo che il calo forte a seguito del'assenza del turismo bianco internazionale, ci sarà. Apriremo l'anno con i Mondiali di Cortina. Sfruttiamo bene quell'onda che porterà alle Olimpiadi. Non perdiamo la stagione 2021. Governo, Parlamento, Regioni lavorino per valorizzare l'intero comparto, alberghiero, ricettivo, della ristorazione, dei negozi e del benessere, da attivare quando possibile, al più presto, e da sostenere con misure ad hoc. Con intelligenza e regole, che la montagna, aperta e inclusiva, da sempre ha. Anche ora. Si proceda nel varare un quadro di norme condivise per dire che l'economia del Paese vede nella montagna un asset, un comparto da far ripartire senza tentennamenti ulteriori», concludono Bussone e Maffezzini dell'Uncem.

 

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Paola Molino