Denisa Zamfira cittadina onoraria di Pragelato. Il sindaco: «Storia di buona integrazione»
Il Consiglio comunale di Pragelato si è riunito ieri sera, martedì 3 settembre, alle 18 per approvare il conferimento della cittadinanza onoraria a Denisa Adina Zamfira, 25 anni, alla quale "L'Eco" ha dedicato un ampio articolo lo scorso 24 luglio. Figlia di migranti dalla Romania, che raggiunse Pragelato all'età di 8 anni, si è laureata con il massimo dei voti in Scienze del corpo e della mente all'Università di Torino. La cittadinanza verrà consegnata dal sindaco Giorgio Merlo nella giornata di domenica a Soucheres Basses.
«Il Comune di Pragelato – spiega il Sindaco Giorgio Merlo - ha conferito la cittadinanza onoraria a Denisa Zamfira, 25 anni di origini rumene, per dare un segnale di come la buona e giusta integrazione si possano percorrere senza estremismi e senza polemiche. Denisa, che abita a Pragelato con i genitori rumeni, ha studiato alle medie a Fenestrelle e alle superiori a Pinerolo, indirizzo sociopsicopedagogico. Ma Denisa ha ottenuto anche una laurea magistrale in Scienze del Corpo e della Mente con 110 e lode, menzione d'onore alla carriera e dignità di stampa. Il suo obiettivo è di intraprendere il dottorato in Neuroscienze alle Molinette di Torino».
«La sua giovane attività scolastica – prosegue Merlo - si potrebbe riassumere come una storia di successi accademici, ma anche di integrazione e di comunità, tenendo anche conto dei disagi territoriali e sociali che ha dovuto superare nell'intraprendere questo percorso. Una scelta, quella dell'Amministrazione di Pragelato, che attraverso la cittadinanza onoraria a Denisa individua un cammino concreto di come l'integrazione e la condivisione siano obiettivi che si possono tranquillamente percorrere senza ricorrere a quegli "opposti estremismi" che da troppo tempo caratterizzano il tema dell’immigrazione nel nostro paese».
«Da Pragelato – conclude Merlo - parte un piccolo contributo che va nella direzione dell’integrazione responsabile, della condivisione culturale e anche e, soprattutto, del riconoscimento del merito».
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino