Il governatore Cirio: «La prima richiesta al Ministero sarà la soppressione del casello di Beinasco»

Il governatore Cirio: «La prima richiesta al Ministero sarà la soppressione del casello di Beinasco»
Venerdì 19 Luglio 2019 - 18:52

«La prima richiesta che il territorio piemontese vuole fare è la soppressione della barriera di Beinasco della Torino-Pinerolo»: questa, in sintesi, la posizione del neo governatore della Regione Alberto Cirio sulla vicenda autostrada. Il presidente, insieme all'assessore ai Trasporti Gabusi, ha incontrato oggi pomeriggio nel municipio di piazza Alfieri (a Beinasco) sindaci e amministratori dei Comuni di Beinasco, Rivoli, Trofarello, Orbassano, Candiolo, Bruino, None, Piossasco, Rivalta, Volvera e Vinovo. Con loro anche il vicesindaco della Città Metropolitana Marco Marocco. In vista del bando per il riaffidamento delle concessioni delle tratte autostradali piemontesi, che dovrebbe essere pronto entro l'anno, c'è quindi ancora un po' di tempo per formulare le proposte che arrivano dalle necessità del territorio. «Il Ministero non può decidere da solo cosa mettere in un bando per quanto riguarda la vita nostra di tutti i giorni», aggiunge Cirio. La Regione si farà così carico delle richieste dei Comuni finalizzate alla necessità di eliminare il casello di Beinasco: «Dobbiamo cercare una soluzione che non sia quella di spostare la barriera ma di risolvere il problema. Il casello era nato per finanziare il costo della tratta che ormai è stato coperto. Per cui ne chiederemo la soppressione definitiva, sgombrando il campo dall’ipotesi di un trasferimento della barriera, come ipotizzato dalla precedente amministrazione». Di qui la necessità di un incontro monotematico a Roma tra Regione, Città Metropolitana e delegazioni di sindaci, che si terrà entro la prima settimana di settembre, per presentare le istanze al Ministero.

pa. pol.
Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino