Manovrina: risolta l'incompatibilità tra professionisti e amminsitratori comunali

Manovrina: risolta l'incompatibilità tra professionisti e amminsitratori comunali
Lunedì 19 Giugno 2017 - 12:31

I professionisti - geometri, ingegneri, architetti, geologi - che sono sindaci e amministratori comunali potranno continuare a ricevere incarichi dagli enti pubblici, a esclusione dei Comuni dove sono impegnati come Amministratori e a quegli Enti del quale il proprio Comune fa parte.


Lo prevede la "Manovrina" approvata dal Senato. «È stata recepita una forte mobilitazione messa in campo da Uncem - commenta l'Unione degli Enti e delle Unioni montane - modificano la norma che vietava ai professionisti di svolgere attività per conto della PA ed essere remunerati per questi incarichi all'interno dell'ambito provinciale nel quale è inserito il Comune dove svolgono attività amministrative».

 

«Abbiamo spiegato ai nostri rappresentanti seduti in Parlamento - evidenzia la vicepresidente Uncem Piemonte, Paola Vercellotti - che questa formulazione della norma, scritta nel 2010, stava limitando fortemente l'impegno civico e amministrativo di tanti professionisti che tradizionalmente lavorano per conto della pubblica amministrazione. Molti sono stati costretti a dimettersi negli ultimi anni per non dover rinunciare a incarichi professionali. Di certo, era assurdo lavorassero gratis come voleva la norma».

La correzione apportata alla Camera quindici giorni fa e votata in via definitiva oggi, dà ragione agli Amministratori locali. «Ha prevalso il buon senso - aggiunge Vercellotti - Dando ragione alle nostre istanze, si garantisce la democrazia senza limitare l'elettorato passivo. I professionisti non dovranno più dimettersi dai loro Enti. Potranno continuare a lavorare per i Comuni vicini a quelli dove sono impegnati nei Consigli comunali e prestare la loro opera professionale negli Enti locali senza vincoli territoriali che andavano contro ogni logica».

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Paola Molino