Si è concluso il Sinodo valdese 2015: ecumenismo e accoglienza i temi forti

Si è concluso il Sinodo valdese 2015: ecumenismo e accoglienza i temi forti
Venerdì 28 Agosto 2015 - 16:54

Nell'ultima giornata di lavori il Sinodo valdese, in corso da domenica 23 a Torre Pellice, ha confermato per la quarta volta consecutiva il pastore Eugenio Bernardini Moderatore della Tavola, organo esecutivo dell'Unione delle chiese metodiste e valdesi.Nelle sue riflessioni finali il pastore Bernardini ha sottolineato la particolarità di questo sinodo che si è svolto "in un'estate calda, non soltanto da un punto di vista meteorologico". Il riferimento è alla risonanza mediatica, alle polemiche sull'accoglienza ai profughi. "L'uso strumentale che alcune forze politiche fanno di questo dramma umanitario planetario - rinfocolando così ciò che la predicatrice del culto inaugurale ci ha ricordato, e cioé che siamo tutti naturalmente predisposti a sentimenti di pregiudizio, di razzismo, nazionalismo - si giudica da sé" ha detto, mentre "l'accoglienza è il "mestiere" dei cristiani e che questa testimonianza va svolta anche quando essa "scandalizza" il mondo.

Bernardini è poi tornato sul discorso che in mattinata ha fatto mons. Bruno Forte, presidente dell'ufficio ecumenico della CEI accompagnato a Torre dal vescovo di Pinerolo, mons. Debernardi e da mons. Bettega, direttore UNEDI. Il vescovo Forte ha detto: "Camminiamo insieme al servizio del Vangelo, per la causa di Dio e degli uomini, nostri compagni di strada". Un invito che i 180 deputati dell'assemblea hanno accolto con un lungo applauso. La visita di mons. Forte riconferma la nuova stagione ecumenica che ha portato alla visita di papa Francesco al tempio valdese di Torino lo scorso 22 giugno. Nella conferenza stampa conclusiva Bernardini ha ancora una volta sottolineato come in parte sia stato fraintesa la risposta che il Sinodo ha dato alla richiesta di perdono del papa per conto della chiesa cattolcia rispetto alle atrocità compiute nei secoli delle persecuzioni. "È importante evidenziare come oggi parliamo la stessa lingua, ci comprendiamo e non ci sono fraintendimenti. È una comunicazione, un dialogo autentico, che non ha fretta e non banalizza". (Foto Allaix)

 

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