Coazze si stringe attorno a Don Masera: "Lasciateci il nostro parroco"

Giovedì 21 Giugno 2012 - 16:05

COAZZE – “Lasciateci Don Masera”. Il paese è in fermento, nessuno vuole che il prevosto, don Giacinto, se ne vada. È in corso una raccolta di firme, di parrocchiani e di cittadini, in diversi esercizi commerciali. Don Masera è a Coazze da 48 anni, è uno di casa, benvoluto da tutti.

È stato per tanti anni anche presidente del Cai ed è grazie alle sue gite se molti giovani e giovanissimi hanno scoperto le montagne di casa e le vette lontane. Con lui, i bambini sono i benvenuti a Messa, anche se strillano o se giocano. Alla sua Messa di mezzanotte, a Natale, sono invitati anche gli animali del presepe vivente, perché sono parte della natura. Lo amano anche i non praticanti e i non credenti: ha sempre impartito i sacramenti della Comunione e della Cresima anche ai figli di divorziati, accogliendo chi non poteva riceverli nella sua parrocchia. La Curia vorrebbe pensionarlo per l’età, lui con il consueto stile modesto si dice disponibile per una collaborazione con un eventuale nuovo parroco.

Ma i coazzesi non vogliono, “ognuno a suo modo” come sta scritto proprio sul campanile. 

Elisa Bevilacqua
Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino