Inaugurato il nuovo campo polivalente all'oratorio San Domenico di Pinerolo

Martedì 20 Ottobre 2020 - 16:04
Foto
Inaugurato il nuovo campo polivalente all'oratorio San Domenico di Pinerolo
Inaugurato il nuovo campo polivalente all'oratorio San Domenico di Pinerolo

Nel pomeriggio di sabato, all'oratorio San Domenico di Pinerolo, realtà afferente alla parrocchia di San Donato, è stato inaugurato il campo polivalente con i nuovi spogliatoi, donato dal senatore Elvio Fassone e da sua moglie, Anna Maria Bermond. Un gesto - spiega Fassone - «per ringraziare la città e restituire con qualcosa che servisse, soprattutto ai giovani, della fiducia concessami mandandomi in Senato e permettendomi di vivere un'esperienza intensa e significativa». Tra poco più di un mese - probabilmente entro metà novembre - verrà completata anche l'altra ala dell'oratorio, dove è stato realizzato un ascensore (ingresso da piazza Marconi) per permettere alle persone con disabilità di accedere ai locali, una sala di accoglienza e una sala che sarà dedicata a incontri, alla presentazione di libri o a proiezioni. E anche questa seconda operazione è dono del senatore Fassone e di sua moglie.

All'oratorio San Domenico, sono tante le attività che attendono di riprendere dopo la sospensione forzata a causa del Covid: l'Officina della quotidianità, dove bambini e ragazzi apprendono cimentandosi in diverse arti; il "doposcuola" con l'aiuto degli educatori e dei giovani volontari; il vocabolario educativo, di Guido Tallone, dedicato ai genitori. «Questo oratorio accoglie bambini seguiti dai Servizi sociali ma anche di tante altre realtà - spiegano Don Bruno Marabpotto, anima dell'oratorio, e l'educatore Pino Di Leone - e tutti, insieme, giocano, si divertono, imparano, crescono, senza alcuna barriera».

Foto Dario Costantino
Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino