Vita difficile per tanti profughi

A Luserna chiedono di poter restare fino all'esito del ricorso

Non c'è pace per i profughi fuggiti dalla Libia in guerra e destinati in questo territorio (a Frossasco, Luserna S. Giovanni e Torre Pellice) dalla Protezione civile. Quello che sembrava essere un approdo sicuro si sta rivelando, giorno dopo giorno, un percorso ad ostacoli, dal terreno accidentato.
Davvero troppi i dinieghi della Commissione territoriale, l'organismo della Prefettura che deve stabilire se concedere o meno i documenti per rimanere in Italia, e troppi anche i paradossi prodotti da un'ottusa burocrazia. Allora giovedì scorso una decina di ragazzi nigeriani hanno manifestato a Luserna, per chiedere attenzione e aiuto.
Ma ai profughi può anche succedere - è successo ad un paio di ragazzi ospiti a Frossasco - che a fine mese non si riesca ad incassare l'assegno circolare dello "stipendio", perché non si ha un documento d'identità, ma pare nessuno possa farlo loro: sono profughi. La burocrazia può far ridere, o fare male! (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino