Ore 20,30, dopo una giornata di afa soffocante si scatena l'inferno

Solo disagi alle persone, ma danni per centinaia di milioni di euro è il bilancio di una serata d'inferno a Pinerolo. 
Erano passate da poco le 20,30 di domenica quando al termine di una giornata con temperature attorno ai trenta gradi e umidità che sfiorava il 90 per cento, una linea di aria fredda e instabile si è infilata come una lama nel cielo sopra la città scatenando un nubifragio violentissimo. Una replica amplificata dell'evento del 29 aprile scorso. Su quartieri e frazioni una tempesta di grandine: in pochi minuti alcune zone, in particolare nei pressi dell'ospedale Agnelli, si sono imbiancate come stesse nevicando. Colpi secchi sulle carrozzerie di chicchi grandi come noci hanno impaurito gli automobilisti. Le vetture come formiche impazzite hanno cercato disperatamente un riparo: tettoie, aree di sosta delle stazioni di servizio, sottopassi, il posteggio interrato di viale Don Minzoni. Il traffico a questo punto è impazzito. La circonvallazione di Pinerolo si è bloccata, un po' a causa delle auto che, ferme all'altezza dei sottopassi, impedivano a chi stava dietro di proseguire, un po' perché alcune vetture erano ferme in panne. All'altezza del distributori Tamoil per oltre un'ora è stato il caos. (approfondimento nell'edizione in edicola)

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Paola Molino