Farmaci per madre e figlio Li trovano abbracciati: salvi

Giaveno: lei soffre di depressione, ora è in carcere

GIAVENO - È ancora in carcere la 34enne che giovedì scorso ha cercato di uccidere il figlio e di togliersi la vita. Maria e il figlio Umberto, di 12 anni (i nomi, naturalmente, sono di fantasia per evitare ogni riconoscimento), sono stati trovati da una collega della donna in casa, abbracciati stretti nel letto.
La collega si era allarmata nel non vedere Maria al lavoro. Appena li ha trovati - intontiti da un farmaco - ha chiamato i soccorsi. Trasportati d'urgenza all’ospedale di Rivoli, per fortuna non erano in condizioni gravi. Ora stanno meglio entrambi. Maria è stata presa in consegna dai Carabinieri di Rivoli e portata alle Vallette di Torino.
La donna soffre da tempo di depressione. Forse voleva farla finita e così, nella disperazione, ha fatto assumere al ragazzino una forte dose di antidepressivo (lo stesso che ha ingerito lei). Inoltre avrebbe provato a tagliare le vene di Umberto, praticandogli solo qualche escoriazione. Poi, storditi dal medicinale, si sono addormentati l'uno vicino all'altra. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino