Torino non è più la capitale

Un eccidio non ricordato nel 150º dell'Unità

Quella sera c’era anche il corpo del calzolaio Candido Pavesio, 35 anni, celibe, nato a Stupinigi. Giaceva supino in piazza S. Carlo intorno alle nove del 22 settembre 1864 ferito alla schiena da un colpo di fucile sparato dai soldati di fanteria. Portato all’ospedale S. Giovanni (in quella che oggi è via Giolitti) vi morì appena ricoverato, colpito alle spalle come la maggior parte dei manifestanti.
Pavesio è stato uno dei 52 torinesi morti a Torino il 22 e 23 settembre 1864 in piazza S. Carlo e dintorni quando si diffuse la notizia che la capitale del Regno sarebbe stata spostata a Firenze nell’arco di sei mesi, per rispettare una clausola della “Convenzione di settembre” firmata in sordina e in un testo volutamente sommario e impreciso a Parigi il 15 settembre dal primo ministro Marco Minghetti. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino