Delitto di Bruino, indagini agli sgoccioli

Oggi in aula la Crivellari e i suoi complici

BRUINO - È fissata per oggi, mercoledì 8 giugno presso il Tribunale di Torino, l’udienza di una fase istruttoria ormai agli sgoccioli del delitto di Marina Patriti, la sfortunata mamma di Bruino uccisa il 18 febbraio dell’anno scorso e poi sepolta nel cortile dell’abitazione dell’ex-amante del marito.
La donna venne trovata a S. Ambrogio dopo otto mesi – il 7 novembre scorso - a S. Ambrogio, sotto una colata di cemento nella cascina di Maria Teresa Crivellari. Per l’omicidio della donna l’accusa è mossa nei confronti della Crivellari, del figlio Alessandro Marella mentre i due complici, Andrea Chiappetta e Calogero Pasqualino, nella terribile vicenda avrebbero avuto il ruolo di sequestratori.
Il giovane Marella davanti al pm Eugenia Ghi ha ammesso soltanto di aver scavato la fossa nel cortile della cascina, salvo poi rientrare in casa. Mentre la mantide Crivellari, dopo aver tentato invano di coinvolgere l’ex-amante Giacomo Bellorio, ha ammesso le proprie responsabilità ribadendo l’estraneità del figlio che quel giorno era al primo piano dell’abitazione. In attesa dell’udienza di oggi, la perizia psichiatrica chiesta dalla pm torinese su tutti gli indagati e consegnata nei giorni scorsi, ha fatto chiarezza sull’indole dei protagonisti del delitto: tutti gli indagati infatti, secondo la relazione del perito Franco Freilone, sarebbero stati capaci di intendere e volere al momento in cui l’omicidio venne consumato. Nessun di loro avrebbe quindi problemi mentali tali da minare la loro capacità di stare al processo in caso di rinvio a giudizio.

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Paola Molino