Luserna S.G.: la Fiera dei Santi dal 29 al 2 novembre

Sarà l'atmosfera da fiera campagnola. Sarà la possibilità di concludere buoni affari. Sarà la presenza di mucche, cavalli e capre, che piace tanto ai bambini. Sarà il piacere dello struscio. Sarà la storicità dell'evento, che risale addirittura al Medioevo. Sarà l'oliato meccanismo organizzativo, che vede il Comune collaborare fianco a fianco con la Pro loco e l'Associazione commercianti.
Difficile dire quale sia il segreto del successo della Fiera dei Santi di Luserna S. Giovanni: eppure, ogni anno, il paese è preso d'assalto da migliaia di visitatori. Al tradizionale giorno di fiera del 2 novembre si è aggiunto - da tempo - il 1º: in precedenza, sin dal 29 ottobre, tanti eventi moltiplicano le occasioni d'incontro e di festa.
Tradizione e modernità si fondono in un mix di successo.
Per quei pochi che non conoscono ancora le vicende storiche che hanno portato alla nascita del più importante evento nel calendario "laico" lusernese, ricapitoliamo rapidamente le sue tappe.
La prima testimonianza dell'esistenza di un importante mercato a Luserna è addirittura che una "bolla" papale, col sigillo di Lucio III, risalente al 1182. Al suo interno, il Pontefice conferma che la chiesa di Luserna, comprese le decime che vengono raccolte durante il mercato, dipende dall'abbazia di Vezzolano.
Insomma: più di otto secoli fa quella lusernese era una piazza commerciale importante. E la sua rendita era un "boccone prelibato". L'appuntamento fieristico è confermato nel tempo da altri documenti datati 1256, 1320, 1474, 1592 e 1630, che confermano i privilegi che l'evento comportava per il borgo di Luserna.
La Fiera era talmente importante, come momento di scambio e d'incontro tra chi proveniva dalla montagna e chi saliva dalla pianura, che speciali garanzie venivano offerte - nei giorni in cui era organizzata - alle persone perseguitate per le proprie idee. Nessuno correva il rischio di essere arrestato per ragioni politiche o religiose, durante la Fiera. Così tutti potevano parteciparvi, facendo girare l'economia.
Anche oggi, se vogliamo, la Fiera ha la medesima funzione. Lo dimostrano le tantissime richieste giunte in Comune per poter sistemare un banco o per esporre il proprio bestiame. La scelta dell'Amministrazione di caratterizzare sempre di più la Fiera come evento agricolo ha consentito di inserire i "Santi" nel prestigioso calendario regionale. Per contro, una Fiera specializzata deve sottostare a regole rigide: ad esempio, il numero di bancarelle generaliste non deve superare il 25 per cento. Una limitazione che ha imposto di dire un sofferto "no" ad alcuni mercandin: d'altro canto, una fiera generica attira di meno. E il Comune ha cercato un difficile equilibrio tra le diverse esigenze.
Che la Fiera piaccia lo dimostrano i numeri. La gran folla che giungerà a Luserna S. Giovanni sarà gestita con il prezioso contributo degli uomini della Protezione civile, che smisteranno le auto verso gli ampi parcheggi a disposizione presso la stazione ferroviaria e in zona campi sportivi, a partire da via Matteotti.
Per Luserna S. Giovanni è una grande opportunità per farsi conoscere. Ed è bello che sia tutto il paese a contribuire all'organizzazione e ad accogliere calorosamente i tanti visitatori: venite, non ve ne pentirete.� (Ampi approfondimenti nell'edizione in edicola)

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Paola Molino