Non erano gli Ufo ma lanterne magiche

Sarà colpa del caldo?

Ogni anno, quando il caldo e l'afa annebbiano il pensiero, puntuali compaiono nelle zone di pianura i cerchi nel grano. Questa volta sono stati visualizzati a Pinerolo, in via Vecchia di Buriasco. Sarebbe certamente affascinante avventurarsi in un'ipotesi di atterraggio alieno da chissà quale pianeta, ma temiamo ci si debba accontentare di più banali scenari. Taglio del grano interrotto dal temporale.
Sempre a Pinerolo, in viale Rimembranza, ai residenti boccheggianti è venuto in soccorso qualche fantasioso sconosciuto che la scorsa settimana ha lanciato nel buio quattro lanterne "volanti". A chi le avesse avvistate (un lettore ci ha inviato una foto), diciamo subito che non si tratta di Ufo ma di una tradizione di origini orientali molto suggestiva. Il principio è simile a quello di una mongolfiera realizzata con carta di cotone e bambù, con l'unica differenza che le lanterne sono spinte dall'aria calda da una piastrina combustibile che produce un fuoco poco più grande di una normale candela. È vietato usarle vicino ad aeroporti o a materiali infiammabili, in presenza forte pioggia o vento sostenuto. Per decollare, impiegano circa un paio di minuti e raggiungono una quota variabile a seconda delle condizioni climatiche, possono arrivare a perdita d'occhio. Appena termina la combustione, scendono leggere a terra.
«Extraterrestre portami via» canta Eugenio Finardi, e forse il senso di queste suggestioni sta proprio qui. Nella voglia di fuga.

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Paola Molino