Un brutto finale al cinema Italia

Non c'è accordo per il contratto d'affitto, le due sale rischiano la chiusura

PINEROLO - Questa volta il grande schermo rischia di spegnersi senza l'happy end. Ma a rischiare il brutto finale, questa volta non è un film ma una sala, anzi due: quelle del cinema Italia di via Montegrappa a Pinerolo, che a fine giugno potrebbe realmente chiudere. Per sempre. E se la chiusura è segno dei tempi, non stiamo vivendo un bel momento.
È dal 1938 che l'Italia propone sogni ed emozioni in pellicola. Per anni con la gestione della famiglia Magra, poi, dal primo aprile 1986 con la "Società cinematografica '86 Srl", composta da Dario Pons, Giuseppe Ghigo e Danilo Bernardi. Proprietaria dei locali è da sempre la famiglia Long.
All'origine della chiusura, il mancato accordo sul rinnovo del contratto di locazione dei locali, in scadenza il prossimo 30 giugno. I termini del contratto, tecnicamente definito "d'affitto d'azienda", erano fermi da 12 anni: al proprietario dei locali spettava il 21 per cento dell'incasso netto, che negli ultimi anni si è ridotto di un buon 30 per cento. Dall'altra parte, però, c'era l'esigenza palesata dai locatari di adeguare tecnologicamente almeno una delle due sale per la visione digitalizzata in "3D", intervento che richiede un investimento attorno ai 100mila euro. Se a ciò si aggiunge la non felice situazione in cui versa il cinema italiano, soprattutto quello di provincia, è chiaro che un accordo che metta insieme le esigenze delle due parti diventi estremamente difficile.
Già nel 1993 si era proceduto a un primo rinnovamento dei locali, suddividendo la grande sala in due spazi cinematografici, uno da 500 posti, l'altro decisamente più piccolo, da 200 poltrone. «Purtroppo - spiegano gli attuali gestori - questa volta non siamo riusciti ad arrivare ad un accordo di reciproca soddisfazione con la famiglia Long, e pertanto non sussistono le condizioni per un rinnovo del contratto». Rincrescimento autentico anche da parte dell'ing. Long, il quale però fa notare come nel corso del 2009 gli spettatori paganti siano stati meno di 50mila. Speriamo che le ultime battute ci accompagnino in un finale a sorpresa. Perdere due sale per Pinerolo vorrebbe dire impoverire anche culturalmente i suoi cittadini.


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Paola Molino