Assolta un'ex-cassiera della Ekom: non utilizzò il bancomat di una cliente

Un fatto di agosto 2006 concluso in Tribunale

Lei si era sempre detta innocente e nel tardo pomeriggio di mercoledì 14 il giudice Gianni Reynaud le ha dato ragione: assolta per non aver commesso il fatto (le motivazioni tra 35 giorni). È finita così la (lunga) vicenda giudiziaria di M.S., giovane ex-cassiera della Ekom di Pinerolo accusata di "utilizzo illecito di carta di credito".

In sostanza, avrebbe strisciato il bancomat dimenticato da una cliente, determinandole un ammanco di 250 euro.

Un fatto del 28 agosto 2006, che però la cliente portò a conoscenza della direzione del supermercato solo l'11 settembre, sporgendo denuncia due giorni più tardi. Qui segnalò che dal suo conto bancomat risultava una spesa di 250 euro che non aveva fatto (e che la Ekom per altro le rimborsò).

Il 14 settembre (sempre 2006) la giovane cassiera si licenziò. Due mesi dopo (23 novembre) anche la Nume, società genovese proprietaria del marchio Ekom, presentò querela per prelievo indebito da una cassa. «L'obiettivo - precisa l'avv. Andrea Cianci - era di fare chiarezza sull'accaduto e capire chi fosse su quella cassa quel giorno».

Una non facile attribuzione di responsabilità, «trattandosi di un processo del tutto indiziario». Sull'altro fronte, grande soddisfazione per l'avv. Mario Incardona che assisteva la ragazza. «In dibattimento si è chiarito che il fatto non potesse essere attribuito a lei».

Molti i testimoni sentiti. Ad un certo punto pareva addirittura che si fosse trattato di una sorta di complotto architettato da alcune ex-colleghe della cassiera, per «farla fuori» (come dichiarato in aula da una teste).

Per quella vicenda il pm Destito aveva chiesto l'archiviazione, poi impugnata dalla Nume e respinta dal gip Battiglia. Il pm d'udienza Mara Mancardo aveva invece chiesto la condanna ad un anno.

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Paola Molino